Skip to main content

Migranti: Patronaggio e gli accertamenti su presunti scafisti nella Diciotti

Ispezione a bordo della nave Diciotti

Sembra che siamo tornati allo scontro fra magistratura e politica, come quasi sempre accade quando la sinistra non governa. Stavolta la procura di Agrigento prende di mira il ministro leghista Matteo Salvini, sospettato addirittura di aver sequestrato circa 150 indefiniti migranti, che avrebbero dovuto essere lasciati liberi di sbarcare, anche senza alcun documento che dimostrasse la loro identità e nazionalità, sol perché dichiarano di fuggire dalla guerra e dalla fame. Dalla guerra forse, ma dalla fame non si direbbe proprio, vista la stazza dei presunti sequestrati, così come quella delle centinaia di migliaia di presunti profughi e richiedenti asilo che vediamo circolare nullafacenti con telefonini e auricolari immancabilmente collegati, o infastidire i passanti per vendere oggetti, o, peggio ancora, rinforzare la schiera del crimine.

Il procuratore di Agrigento, competente perché il primo approdo di Nave Diciotti era stato Lampedusa, si è recato sulla barca della Guardia costiera appena attraccata a Catania per verificare la situazione, visto anche che Roberto Saviano e le sinistre da tempo denunciavano che il ministro dell’Interno Matteo Salvini era colpevole del reato di sequestro di persona. Il procuratore nel primo accesso sulla Nave della Guardia costiera ha interrogato, ascoltandone la versione, i migranti, i militari, i volontari che assistono i migranti, i quali hanno fornito le loro versioni.

E’ stato più volte ricordato che lo stesso Patronaggio, a fine 2017, occupò le prime pagine dei giornali perché aveva lanciato, a mio avviso giustamente, l’allarme per i terroristi che arrivavano a bordo dei barconi della speranza. Conseguenza logica sarebbe stato che il procuratore, salendo su Nave Diciotti, raccogliesse eventuali prove per accertare la presenza di scafisti e quindi del reato conseguente al traffico di esseri umani. Solo un giorno dopo le Forze di Polizia, salite a bordo, hanno individuato quattro presunti scafisti.

Qualche critica è stata avanzata sull’operato della procura. Sicuramente i magistrati non vanno offesi o dileggiati, ma possono essere criticati in termini civili e costruttivi, anzi propositivi. La mia sensazione è che il procuratore inizialmente non abbia indagato a fondo sul punto citato. Quasi certamente il mio parere verrà ritenuto infondato, ho fatto studi di legge e 40 anni di esperienza in una amministrazione che tutela la legalità, mentre il parere di Saviano è stato subito seguito. E’ l’Italia bellezza!


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741