Migranti: il giornale dei Vescovi protesta per manifestazioni ostili davanti a centri d’accoglienza
ROMA – «Intimidire i benefattori non è un’opzione. Agisca chi ha il dovere». Con questo titolo, il quotidiano cattolico Avvenire reagisce alle proteste inscenate da manifestanti contro l’arrivo dei migranti della nave Diciotti nei vari centri scelti dalla Cei per l’accoglienza e chiama il ministro Salvini a intervenire.
«Striscioni offensivi e minacce sul Web. Movimenti nazionali e iniziative di gruppi locali cercano di guadagnare facili consensi e di mettere sulla difensiva vescovi, Caritas e comunità che hanno scelto la via generosa e più scomoda dell’accoglienza di fronte al dramma dei cento profughi salvati dalla nave Diciotti. Si tratta di mettere in pratica il Vangelo, concretamente, rispondendo a una crisi umanitaria e ai bisogni specifici di persone che in questo modo troveranno una seconda chance per le proprie esistenze. I giovani eritrei, in piccolissimi gruppi, da Vicenza ad Ascoli, da Milano a
Pistoia a Taranto, troveranno un percorso di integrazione che li porterà, se vorranno, a diventare cittadini ben inseriti».
«Non invadono e non sostituiscono, come diceva un becero slogan proposto da Forza Nuova. Quello che andrebbe sostituito, e rapidamente, è il clima di intolleranza che sembra avere acquisito spazio e impunità nel Paese. Come se intimidire chi lavora per i poveri e per il bene pubblico sia un’opzione politica al pari di tante altre forme di propaganda. Una deriva da fermare. E il compito spetta, secondo l’architettura istituzionale, proprio al Ministero dell’Interno e al suo titolare».