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Eurispes: Vigili del fuoco, aumentare gli organici e equiparare stipendi

ROMA – Eurispes ha dedicato una parte del suo ultimo rapporto alla situazione dei Vigili del fuoco in Italia, sottolineando la disattenzione della politica nei confronti di un Corpo amatissimo e apprezzato da tutti.

«Ricevono grande apprezzamento dall’86% degli italiani (Eurispes, Rapporto Italia 2018). Ai funerali di Stato delle vittime di Genova sono stati applauditi per l’abnegazione e l’efficacia dimostrate tra le macerie del Ponte Morandi, nella loro ricerca affannosa di salvare vite. Lo stesso è avvenuto lo scorso anno per la tragedia dell’hotel di Rigopiano, e nelle tantissime altre occasioni (quasi un milione di interventi nel 2017, con un trend di crescita del 15% rispetto al decennio scorso) in cui si adoperano per le piccole, le medie e le grandi emergenze che mettono a rischio la salute e la vita dei concittadini: crolli, smottamenti, incendi, terremoti, alluvioni.

Sono i Vigili del Fuoco, un corpo nazionale con un organico operativo di meno di 30.000 unità (cui vanno sommate 3/4.000 unità presenti solo sulla carta). Ciò comporta che i Vigili del Fuoco si debbano spostare da regione a regione, inseguendo le tante emergenze del Paese. Più volte si è ipotizzato, nel mal concepito spirito della Riforma del Titolo V, di regionalizzare l’operatività di questo presidio essenziale per la sicurezza degli italiani: tentativi fortunatamente falliti che, ad esempio, avrebbero limitato nel disastro di Genova l’immediata possibilità di intervento dei Vigili di Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, confluiti in Liguria, con le loro colonne mobili, sul luogo del disastro, a poche ore dal crollo».

«Un Corpo sotto organico, ufficialmente di 1.286 unità, ma che in realtà dovrebbe essere ampliato di altre migliaia di unità, mentre invece si fa fatica a coprire il turn-over allo stesso modo in cui le Forze di polizia dovrebbero continuare a recuperare il grave gap numerico determinato dai tagli degli arruolamenti imposto dal decreto-legge sulla spending review del 2012. I Vigili del Fuoco guadagnano mediamente il 20% in meno degli altri addetti alla sicurezza. C’è da augurarsi che si inneschi un percorso virtuoso che porti agli attesi completamenti del riordino dei ruoli e del contratto del Comparto Sicurezza e Difesa, arricchito dal Soccorso pubblico», dichiara Tullio Del Sette, Presidente dell’Osservatorio sulla Sicurezza dell’Eurispes.

Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, sindacato dei vigili del fuoco, commenta: «L’analisi dell’ Osservatorio Sicurezza dell’ Eurispes ben fotografa la assurda e paradossale situazione che vivono i Vigili del Fuoco in Italia, primi tra la gente ma ultimi nella considerazione dei politici. Ma attenzione: i Vigili del Fuoco sono stufi di essere presi in giro dalla politica e non tollereranno oltre se il governo non inserirà nella prossima legge di bilancio i finanziamenti per l’equiparazione delle retribuzioni con gli altri corpi. Nel contratto del governo del cambiamento è finalmente stata recepita per la prima volta in modo formale la richiesta Conapo di adeguare le retribuzioni dei vigili del fuoco ai livelli previsti per le forze dell’ordine. Chiedo al premier conte e ai vice premier Salvini e Di Maio di onorare subito quella parte del contratto di governo, sono troppi decenni che prendiamo schiaffi dai politici e da quei sindacalisti che in passato ci volevano omologare agli operai pubblici, adesso è giunto il momento di rendere onore ai vigili del fuoco».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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