Libia: accordo per il cessate il fuoco fra le milizie. Fuggiti dai centri di detenzione migliaia di migranti
TRIPOLI – Le milizie libiche che si stanno scontrando a Tripoli hanno raggiunto un accordo per un
cessate il fuoco. Lo riportano i siti Al-Ahrar e AlWasat riferendo dell’incontro organizzato dall’Onu con le parti in conflitto.
Intanto il Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico del premier Fayez Al Sarraj ha «deciso la formazione di un comitato di crisi, in seduta permanente fino al ritorno della stabilità nella capitale libica, per seguire gli sviluppi a Tripoli e mettere a punto le misure di sicurezza e amministrative necessarie. Sotto la direzione di Sarraj, riunisce i ministri di Interno, Finanze, Esteri, Enti locali e sottosegretari di Difesa e Migranti.
Ecco i sette punti dell’accordo raggiunto a Zauia dalle milizie in conflitto a Tripoli e mediato
dall’Onu, secondo il testo rilanciato dai media Al Ahrar e Alwasat.
1) Cessazione di tutte le ostilità;
2) Non commettere nuovi atti di ostilità;
3) Non esporre i civili a pericoli, rispetto dei principi dei
diritti umani citati nei trattati internazionali e nazionali;
4) Non toccare beni pubblici e privati;
5) Assicurare l”apertura dell”aeroporto di Mitiga, di tutte le strade della capitale e di quelle che vi confluiscono;
6) Evitare ogni misura che crei uno scontro armato come uno spostamento di truppe o armamenti, in particolare qualsiasi atto che crei tensione;
7) Assicurare il rispetto di questo documento da parte di tutte le truppe e forze dei firmatari del documento stesso.
Cresce, nei palazzi della politica, il timore di un possibile incremento delle partenze dei barconi dei trafficanti, favoriti dall”instabilità sull’altra sponda del Mediterraneo. L’ultima notizia è che, approfittando del caos, quasi 2.000 migranti africani sarebbero fuggiti da un centro di detenzione vicino all’aeroporto di Tripoli.