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Piombino: cantieri navali, si allungano i tempi per le autorizzazioni

Grande Piombino 02

PIOMBINO (LIVORNO) – Nessun disimpegno sul progetto di sviluppo del cantiere navale di Piombino (Livorno)
ma un ritardo dettato da un prolungamento dell’iter burocratico delle autorizzazioni. Lo precisa in una nota Pim – Piombino Industrie Marittime, società costituita al 50% da San Giorgio del Porto e al 50% da Fratelli Neri. Pim ribadisce «il proprio totale impegno nello sviluppo del sito di Piombino dedicato alle attività di demolizione navale controllata e cantieristica navale. I soci fondatori di Pim, San Giorgio del Porto di Genova e Fratelli Neri di Livorno, credono fermamente nella solidità del progetto e lavorano affinché il cantiere possa diventare operativo nel più breve tempo possibile».
Secondo la società infatti i ritardi registrati nell’avvio delle attività a Piombino non sono imputabili ad un disimpegno da parte di Pim bensì al prolungarsi dell’iter autorizzativo del cantiere. «Il progetto legato alle demolizioni navali resta valido – si conferma nella nota – sebbene la mancanza di un chiaro quadro normativo non abbia consentito di avviare le prime attività previste dall’Accordo di Programma, legando pertanto lo sviluppo di questo segmento di business alla piena applicazione dei nuovi regolamenti di settore. Accanto alle attività di demolizione navale è sempre stato previsto – chiarisce ancora la società – che Pim sviluppasse anche attività
di manutenzione e costruzione navale che, infatti, l’azienda sta pianificando». La stessa società segnala inoltre che l’Autorità Portuale è tuttora impegnata a collegare l’area alle reti di erogazione dei servizi come l’alimentazione elettrica e la fornitura idrica, mentre alcune aree del cantiere non sono ancora state consegnate a causa del ritardo nel completamento dei lavori previsti: «Pim confida nella piena collaborazione delle istituzioni – prosegue – locali, regionali e dell’Autorità di Sistema Portuale affinché si concludano celermente tutti gli iter autorizzativi aperti, assicurando finalmente la piena operatività del polo di Piombino con sicure ricadute positive sul territorio e sull”occupazione locale. Con l”occasione – conclude la società – si precisa inoltre che le indiscrezioni apparse in merito ad una possibile acquisizione di San Giorgio del Porto da parte di Fincantieri non sono fondate».


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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