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Scarperia, bimbo ucciso dal padre: salva per miracolo la sorellina di 7 anni

SCARPERIA (FIRENZE) – Sarebbe salva per miracolo, la sorellina di Michele, il bambino di un anno ucciso con una coltellata dal padre ieri, venerdì 15 settembre, a Scaperia. L’uomo, a quanto risulta dalla ricostruzione dei carabinieri, non sarebbe riuscito a colpire l’altra figlia, 7 anni, solo perchè la madre, rifugiatasi nel terrazzo di casa, l’ha protetta con il suo corpo. Tutto è successo ieri sera, intorno alle 20, nell’abitazione della coppia in Mugello, a Sant’Agata, poco lontano da Scarperia, in provincia di Firenze. L’allarme ai carabinieri lo ha dato la nonna del bimbo, che ha chiamato il 112 dicendo che era stato ammazzato suo nipote e che l’assassino era il padre del piccolo. La nonna era accorsa nella casa dove vivevano la figlia e il genero. La donna, infatti, aveva avvertito la madre della furia dell’uomo che, durante la lite, minacciava di uccidere lei e i due figli. Una minaccia quanto mai reale, tanto che la donna ha preso in braccio Michele e, insieme alla bambina, ha cercato riparo nel terrazzo. L’uomo, afferrato un coltello da cucina, li ha raggiunti e ha iniziato a colpirli più volte, uccidendo il bimbo tra le braccia della mamma.

Quando i militari, sono arrivati, si sono trovati davanti a una scena raccapricciante con il bambino e la madre in un lago di sangue. Immobile, in evidente stato di shock, hanno trovato anche l’uomo, 34 anni, che è stato fermato e che non avrebbe opposto resistenza. Sul posto anche i mezzi del 118: i sanitari hanno provato a rianimare Michele, e le manovre sono proseguite pure nell’ambulanza con la quale è stato trasportato al pronto soccorso dove, però, è arrivato senza vita. Anche la madre è stata portata allo stesso ospedale, a Borgo San Lorenzo, dov’è stata ricoverata, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Qui è stata portata, in forte stato di shock, anche la bambina che ha assistito a quanto successo e che è stata salvata oltre che dalla madre dal nonno e dallo zio che sono riusciti a farla uscire dal terrazzo. Il coltello usato dall’uomo per colpire il figlio e la donna è stato poi ritrovato nel giardino. Quali siano stati i motivi che hanno scatenato il raptus, e anche quelli della lite che lo ha preceduto e ha portato all’ennesima tragedia familiare, li ricostruiranno i carabinieri della compagnia di Borgo, con l’aiuto del reparto della sezione scientifica, coordinati dal pm di turno Fabio Di Vizio arrivato poco dopo nell’abitazione. Entrambi i genitori del bambino erano già conosciuti alle forze dell’ordine: l’uomo per truffa e frode informatica, la donna per truffa.

Il 34enne è stato arrestato in flagranza con l’accusa di omicidio e lesioni personali aggravate e poi portato nel carcere fiorentino di Sollicciano. Sgomento e incredulità, le prime reazioni nella piccola frazione di Sant’Agata, dove la famiglia di Michele viveva in una casetta unifamiliare con un piccolo giardino davanti, fuori dal centro del paese

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