Firenze: Cardinal Betori, doverosa l’accoglienza verso i minori. L’infanzia non si rifiuta né si abusa
FIRENZE – «Come Gesù non ha posto confini al suo amore ma ha accolto tutti lungo il suo cammino, così anche
noi siamo invitati a un’accoglienza che non faccia discriminazioni, ma privilegi i più fragili attorno a noi, come
fragile e indifesa era la condizione dei fanciulli, che Gesù sollecita ad accogliere riconoscendo in loro il volto suo e del
Padre». Lo ha detto il cardinale di Firenze Giuseppe Betori in un passo della sua omelia pronunciata in cattedrale nella giornata di apertura dell’anno pastorale e della ripresa del Cammino sinodale. Betori ha fatto riferimento alla doverosa accoglienza verso i minori dicendo anche alludendo a vicende di pedofilia: «Non lasciamoci fuorviare dalla retorica dell’infanzia ingenua e innocente che si è imposta nella cultura moderna, per poi lasciare spazio nei nostri tempi a un’indifferenza di fatto verso i minori, quando non al rifiuto e perfino all’abuso, come abbiamo dovuto ancora sperimentare sciaguratamente tra noi, per comportamenti che esigono vergogna
e umile richiesta di perdono. Il Vangelo – spiega il cardinale di Firenze – conformemente alla cultura del tempo, guarda all’infanzia come a uno stato di inutilità ed esclusione, quello che oggi riconosciamo in coloro che il Papa definisce gli scarti, quanti sono fuori dai contesti produttivi e consumistici e non interessano quindi a una società appiattita sui fattori economici, quanti soprattutto non sono rispettati e garantiti nella loro dignità di persone
umane. Il nostro servizio deve essere anzitutto verso quanti la società non considera meritevoli di attenzione».