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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2014%2F09%2FChiostro Di Santa Verdiana Ph.Marco Fabri

Firenze: a Santa Verdiana Teatro Studio Krypton presenta «Filippo Brunelleschi. Un uomo nel futuro»

Brunelleschi Tre
brunelleschi

FIRENZE – Penultimo appuntamento prima della chiusura della quinta edizione della manifestazione estiva «Nel Chiostro delle Geometrie»: da mercoledi 26, in replica fino a venerdì 28 settembre, va in scena lo spettacolo della Compagnia Teatro Studio Krypton, «Filippo Brunelleschi. Un uomo nel futuro».

La drammaturgia originale è stata commissionata a Giancarlo Di Giovine, protagonista l’attore Roberto Visconti con la direzione di Giancarlo Cauteruccio. Il testo mette in luce la vita e l’opera dell’artista, svelandone il carattere, il talento, le intuizioni, insieme ad una singolare sapienza scientifica ed innovativa. Dopo il primo studio presentato con successo in un’unica data nella scorsa edizione del 2017, il regista realizzerà l’allestimento definitivo, approfondendo il lavoro sul personaggio scaturito dalla penna di Di Giovine e rielaborato dall’autore per questa prima nazionale. Progetterà un impianto scenico nuovo, di forte impatto visivo che coinvolgerà l’intero spazio della chiesa in cui parte attiva avranno gli studenti del laboratorio di architettura TEarc.

Una creazione con cui Cauteruccio celebra e continua l’indagine sul Maestro del Rinascimento, che distruggeva i suoi testi, che costruiva macchine straordinarie di cui non rivelava i segreti meccanismi nemmeno ai committenti, principe delle arti che firmò le sue opere e trasportò il suo nome nei secoli.

Sappiamo tutto di Leonardo, Raffaello e Michelangelo, i grandi artisti del Rinascimento, sappiamo invece molto meno della vita di Filippo Brunelleschi, osserva Di Giovine: eppure Brunelleschi anticipa questi artisti, li prepara, li indirizza verso la nuova strada senza, ma distrugge i suoi testi o usa codici segreti per impedire che vengano copiati, esattamente come farà Leonardo; brevetta i suoi progetti, costruisce macchine straordinarie di cui non rivela i segreti meccanismi nemmeno ai committenti.

Il suo talento è completo, non trova confini, come lo sarà quello di Leonardo, spazia dall’architettura alla scultura, si dedica allo studio del cosmo e su richiesta non disdegna di dedicarsi anche all’arte della guerra. Quello che ci lascia non sono solo cupole, cattedrali e loggiati, è soprattutto un’idea di città e un’idea di mondo che vede al suo centro l’umano. Un’idea che viene da lontano, dalle armonie e le proporzioni dei templi di Roma Antica, che Brunelleschi recupera e perfeziona. Attraverso l’uso della prospettiva l’architetto può elaborare un nuovo tipo di bellezza, non più dettata dal caso, dall’ombra e dalla fede, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica, la luce.

Nel suo monologo ser Filippo proclama:«Sono un artista, appartengo solo all’arte ed alla bellezza. Ecco i miei figli: facciate, colonne, portici, archi, vuoti e pieni, chiari e scuri. Geometrie di luce… È la matematica a guidare questa rinascita. È la scienza che si fonde con l’arte, che ci porta al centro dello spazio e del tempo. Il bello è la conquista dello spazio e la formazione del tempo. Siamo finalmente al centro del nostro cosmo, padroni di un universo. Le stelle fuochi che ci girano intorno e fanno luce sul nostro cammino. «È Il Rinascimento!».

Da mercoledi 26 a venerdì 28 settembre, ore 21.00, ingresso libero

Complesso di Santa Verdiana, Piazza Ghiberti 27, Firenze.

Tel 0552345443 – www.teatrostudiokrypton.it

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