Firenze: furgone pieno di refurtiva sospetta, marocchino 45enne denunciato per ricettazione
FIRENZE – La Polizia di Stato ha intercettato refurtiva sospetta in partenza per l’estero: si tratta per lo più di biciclette e telefonini. Gli inquirenti sono ora a lavoro per risalire alla provenienza degli oggetti scoperti a bordo di un furgone, mentre per il proprietario del mezzo, un cittadino marocchino di 45 anni, è scattata al momento una denuncia per ricettazione. 9 biciclette di marca, oltre 50 telefoni cellulari, computer e perfino attrezzi da giardinaggio costituiscono il carico di oggetti – di sospetta provenienza furtiva – scoperto domenica sera dalla Polizia di Stato a bordo di un furgone in partenza – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – per il Marocco.
Poco prima delle 22.30 una pattuglia del Commissariato San Giovanni stava effettuando una serie di controlli in centro, quando in viale Giovane Italia l’attenzione degli agenti è stata attirata da alcune persone intorno ad un veicolo per il trasporto merci dal quale sono subito saltate fuori 9 biciclette, alcune anche di ingente valore commerciale.
Il proprietario del mezzo, un cittadino marocchino di 45 anni, al momento del controllo non avrebbe fornito alcuna documentazione in merito al carico del suo furgone, e ha specificato che gli oggetti sarebbero stati trasportati nel suo Paese di origine.
La polizia è subito voluta andare a fondo nella vicenda effettuando ulteriori verifiche: sempre all’interno del veicolo sono stati così rinvenuti numerosi utensili da lavoro (trapani, smerigliatrici, un flessibile e perfino un tagliaerba con motore a scoppio) mentre, sotto i sedili dell’abitacolo, 53 telefoni cellulari, 2 computer portatili, una macchina fotografica Canon, 1 proiettore, una playstation e diversi profumi ancora imballati.
Successivi accertamenti effettuati insieme alla Guardia di Finanza in una abitazione dove il trasportatore vivrebbe a Firenze con altri cittadini magrebini hanno portato al sequestro di altri 5 cellulari e di una videocamera.
Parte dei telefonini sequestrati, stando ai primi riscontri, sarebbero impostati in molteplici lingue; in attesa di ulteriori riscontri, gli investigatori non escludono quindi che gli eventuali legittimi proprietari potrebbero essere turisti vittime di furti.
La polizia è ora a lavoro per cercare di risalire alla provenienza di tutti gli oggetti recuperati nel corso dell’operazione e per i quali – insieme al furgone – è stato disposto il sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria. Al momento, nei confronti del proprietario del mezzo è scattata una denuncia per ricettazione.