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Ponte Genova: Mattarella ha firmato il decreto. Gemme (Fincantieri) commissario

GENOVA – Arriva la notizia che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge su Genova. Speriamo che questo aiuti a muovere una situaziona incredibile: un mese e mezzo dopo il crollo di ponte Morandi, la città è paralizzata e per gli sfollati non arrivano soluzioni. Oggi, 28 settembre, Autostrade ha comunque fatto sapere di aver provveduto alle esigenze di molte decine di artigiani danneggiati dal crollo. Torniamo al decreto: il testo era arrivato ieri mattina, 27 settembre, al Quirinale, ma il dl nella forma definitiva predisposto per la firma è arrivato al presidente della Repubblica alle 14.30 di oggi ed è stato firmato da Mattarella alle 17 di oggi, 28 settembre. Dovrebbe essere Claudio Gemme, si apprende in ambienti di governo, il commissario per Genova. Gemme, genovese, proviene da Fincantieri e il suo nome trova molti consensi nella Lega.

Vista la bozza del Decreto Genova «ci sarà bisogno di un procedimento di gara per la ricostruzione del ponte Morandi, ancorché semplificata perché il decreto non deroga alle norme europee sulla concorrenza, quindi auguriamoci che il decreto non venga impugnato dalle molte possibilità di ricorso che vedo all’orizzonte». Così il governatore ligure, Giovanni Toti, a margine del Consiglio regionale. Che ha aggiunto: «Liguria e Genova non intendono aspettare, vogliono il ponte nei tempi che avrebbero rispettato se avessero fatto da sole».

Bucci– «Aspetto di vedere il decreto firmato, ma dalle bozze circolate vedo che mancano alcune delle richieste che abbiamo fatto – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci – Se sarà così tornerò alla carica con il governo per inserire quello che manca nel percorso di conversione in legge. Genova non può stare senza le cose che abbiamo chiesto e non si può perdere tempo, Genova non se lo merita».

Terzo Valico– «Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso tutti gli atti necessari alla prosecuzione dei lavori del quinto lotto del cantiere del Terzo Valico, garantendo la copertura economica necessaria perché le aziende appaltatrici non cadessero in infrazione e quindi potessero essere messi a rischio circa 200 posti di lavoro». Lo afferma in una nota il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, aggiungendo: «Ora Rfi deve fare la propria parte».


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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