Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2016%2F12%2Ftito Boeri Inps

Manovra: Boeri, pur di attaccare il governo, giustifica anche le pensioni d’oro

Boeri 1
Il presidente dell’Inps, Tito Boeri

TORINO – Scelte pericolose e inique. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri continua a fare il politico e boccia senza appello le misure sulle pensioni previste dalla manovra economica. «Come giudicare un governo che si pone l’obiettivo di aumentare di mezzo milione i pensionati? Direi che si dovrebbe parlare di un esecutivo non previdente», afferma a Torino all’inaugurazione di una mostra per i 120 anni dell’Inps. In prima fila c’è l’ex ministro Elsa Fornero che, a proposito dei festeggiamenti di parlamentari e militanti del M5S, parla di «triste esultanza di chi carica il debito sulle spalle degli altri». Lei invece pianse lacrime di coccodrillo quando sacrificò, senza alcun risultato, i pensionati italiani.
Boeri contesta, innanzitutto, il nesso tra aumento dei pensionati e assunzioni. «Si dice che servirà a liberare
opportunità di lavoro per i giovani – osserva – ma non c’è nessuna garanzia che questo avvenga. Le imprese di fronte
all’incertezza tenderanno a ridurre gli organici e a gestire così gli esuberi. Nel nostro Paese non c’è mai stata la
sostituzione di pensionati con i giovani. Tutto questo oltretutto avviene in un contesto di rallentamento della
crescita. Il decreto dignità e il pronunciamento della consulta riducono le assunzioni». E, poi, spiega Boeri, «ammesso e non concesso che per ogni pensionato creato per scelta politica ci sia un lavoratore giovane, bisogna tenere conto che chi va in pensione oggi in media ha una retribuzione di 36.000 euro lordi, mentre un giovane assunto con contratto a tempo indeterminato, cosa molto rara, avrà una retribuzione di 18.000 euro. Quindi ci
vorrebbe la retribuzione di almeno due giovani lavoratori per pagare una pensione. Si stanno toccando equilibri molto delicati – osserva il presidente dell”Inps – è un grande gesto di irresponsabilità. Il patto intergenerazionale non si regge non solo sulla sostenibilità finanziaria ma deve avere anche una percezione di equità».
Boeri parla anche di «un profondo senso di iniquità nel volere legare per alcune categorie i contributi alle
prestazioni, mentre i grandi privilegi del nostro sistema pensionistico sono legati alla concessione di pensionamenti
molto precoci. Ci sono persone – ricorda – che sono andate in pensione a 29 anni e che si sapeva avrebbero poi percepito la pensione per 40-50 anni». Incredibile, contraddicendo le sue posizioni precedenti il bocconiano presidente, per attaccare il governo, giustifica anche le pensioni d’oro.

Infine, il tema degli gli sprechi. «Si dice che si potrebbero finanziare operazioni come quelle sulle pensioni contrastando gli sprechi. È una litania diffusa, ma c’è solo uno spreco che potremmo oggi ridurre senza danneggiare nessuno, quello degli oneri sul nostro debito pubblico, lo spread», afferma il presidente dell’Inps.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP