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Fiorentina: soffre e vince (2-0). Rabbia Atalanta. Gol di Veretout (rigore) e Biraghi (punizione). Pagelle

Veretout, il migliore dei viola, ostacolato da Castagne

FIRENZE – Finisce in gloria, con la Fiorentina che batte l’Atalanta 2-0 con un rigore di Veretout e una magnifica punizione di Biraghi all’ultimo minuto dei 5 di recupero. Gollini ha parato il tiro, ma dentro la porta. Nessun dubbio: è gol. Così come era netta e visibile la spinta di Toloi a Chiesa al 18′ della ripresa. Punita con il rigore. Ma i bergamaschi e altri osservatori hanno da ridire: parlano di compensazione dopo San Siro e dopo Mazzoleni. Non sono d’accordo. E non basta: ci sarebbe stato un altro rigore per la Fiorentina al 43′ della ripresa, prima della punizione di Biraghi nel recupero. Mirallas è stato steso in area nettamente. Doveri ha lasciato correre. Secondo me era più rigore questo del primo. Perchè di questo nessuno parla? Tuttavia, riconosco che l’Atalanta ha saputo mettere a dura prova la Fiorentina. Papu Gomez, in giornata di grazia, era dappertutto. Lui, da solo, è stato mezza squadra. I viola sono stati bravi a reggere l’urto. Soprattutto nel primo tempo, quando Pasalic, Freuler e De Roon hanno dominato su Gerson e Benassi (uscito anche per infortunio). Il solo Veretout, lottando come un leone, è andato a contrastare su tutti i palloni. Bene la difesa, complessivamente, anche se con tanto batticuore. Unico neo: il portierino Lafont. Protagonista di un’uscita a vuoto, a farfalle si diceva una volta, che per pochissimo non è costata un gol. E anche poco dopo si è ripetuto respingendo male, sui piedi degli avversari. E’ giovanissimo, d’accordo, ma deve crescere in fretta. Questa Fiorentina, che alloggia lassù in alto in classifica, deve essere sicura dietro. Così come deve migliorare Pjaca, mio pupillo, ma oggi assai opaco. E nemmeno Simeone è stato all’altezza del compito: generosissimo, certo, e forse anche troppo solitario (colpa di Pjaca) ma poco incisivo. Il peso della squadra è stato tutto su Veretout, molto bravo anche nell’interdizione, ossia nel fare diga, e sui difensori. Chiesa? Bravo a procurare rigore e punizione. Solitario, anche lui. In una giornata sicuramente festosa perchè coronata da tre punti, ma ribadisco la sofferenza. A Roma, contro la Lazio, voglio vedere una squadra meno con l’acqua alla gola. Intanto, però, i tre punti portano la Fiorentina a quota 13. Con le prime. Dove deve stare.

GOMEZ – Bel colpo d’occhio sul Franchi inondato di sole nell’ultima domenica di settembre a maniche corte. Con tanti tifosi viola accaldati e stanchi, reduci dalla Corri la vita. E dovrà correre, anche la Fiorentina. Per fortuna in formazione tipo: nonostante qualche accenno fuorviante in conferenza stampa, Pioli conferma la squadra che vinse con la Spal. E che, secondo me, avrebbe dovuto avrebbe dovuto schierare anche a San Siro contro l’Inter. Sarebbe stato un antidoto anche contro l’arbitraggio di Mazzoleni. Nell’Atalanta non c’è Ilicic: Gasperini lo ha bollato dicendo che non è pronto per giocare. Primo tiro della partita: Zapata da 30 metri all’1,20” di gioco. Centrale. Nessun problerma per Lafont. Replica la Fiorentina: Veretout dà una spallata (regolare) al connazionale Castagne e fa partire l’azione viola. Conclusa con un tiro da lontano di Benassi parato da Gollini. Rovesciamento di fronte e pericolo atalantino al al 5′: Papu Gomez si libera sulla fascia destra e traversa per Castagne, a pochi passi da Lafont. Murato al momento del tiro. Sì, il Papu si muove bene, sembra in stato di grazia, l’Atalanta è lui. Al 10′ schizza via in fuorigioco. Pezzella lo mura. La Fiorentina riparte e Doveri ferma il gioco per fischiare, tardivamente, la punizione. No, per favore, Mazzoleni due non lo sopporterei. Ancora Papu al 12′: pallone fuori di poco. Il problema? E’ più pericolosa l’Atalanta, con il trottolino. La curva Fiesole, al 13′, saluta Astori. Applausi da tutto lo stadio.

BENASSI – L’impressione dei primi 20 minuti? La Fiorentina, in sostanza, non ha fatto ancora un vero tiro in porta. Centrocampo? Veretout lotta come un gladiatore, Gerson è impacciato e Benassi frenato. E là davanti non si va: Chiesa si fa anticipare, Simoene è circondato e Pjaca non sfonda. Spero di dover scrivere diversamente fra poco, ma finora lo scenario, poco piacevole, è questo. Sugli sviluppi di un angolo di Veretout, è Milekovic che va a colpire di testa (24′) ma la conclusione è innocua per Gollini. Purtroppo sono solo fiammate di carta. A metà campo, con Pasalic (obiettivo viola d’estate…), De Roon, Freuler e Castagne, l’Atalanta ha buon gioco. Pioli se ne accorge: toglie Benassi, dolorante per una botta (ma anche piuttosto spento, lasciatemelo dire) e inserisce Edimilson. Che porta subito più spinta e vivacità. Ma l’Atalanta è tosta, a mio parere anche più quadrata dell’Inter. La difesa viola fa qualche pasticcio, ma sostanzialmente svolge bene il suo lavoro. Magari dovrebbe essere più rapida a far ripartire l’azione. Finisce un primo tempo abbastanza sofferto.

CHIESA – In avvio di ripresa, la Fiorentina si fa pericolosa con una vigorosa discesa di Simeone, fermato poi da un Palomino altrettanto impetuoso. Poi l’Atalanta riprende a macinare gioco a metà campo: Hateboer si sgancia spesso e dialoga con Pasalic. E Papu è dappertutto. Al 5′ Vitor Hugo contrasta Hateboer e si becca un giallo. Pioli cambia ancora: fuori Pjaca, oggi, lo riconosco, assai opaco, e manda in campo Mirallas. Al 9′ la Fiorentina reclama il rigore per un mani di vicino alla porta. Valeri consulta il Var. Responso: tocco di petto. Giusto: è sembrato così anche a me guardando il replay sullo schermo qui sul banchino, in tribuna stampa. La Fiorentina però insiste. Al 15′ Chiesa va via di forza, entra in area e Toloi lo spinge alle spalle buttandolo in terra. Rigore netto. Doveri indica il dischetto. E giallo per Toli. Protesta atalantine. L’arbitro non torna indietro e nemmeno chiama in causa il Var. Batte Veretout: gol. Evvai viola!

LAFONT – Commenti? In tribuna stampa, qualche collega bergamasco insinua: ecco il compenso per le proteste dopo l’Inter. Malignità. La spinta alle spalle di Chiesa c’è stata. Ho visto e rivisto l’azione. Non ho dubbi e sono pronto a sostenere anche un confronto in diretta tv. L’Atalanta riparte rabbiosa. Ora non bisogna lasciarsi schiacciare. Gasperini è infuriato e prova a spingere ancora di più: toglie Mancini e inserisce Rigoni. Proprio lui, Rigoni, sfiora il pareggio al 24′, approfittando di un’uscita vuota, di quelle a pigliar farfalle di Lafont. Fortuna ha voluto che il pallone finisce a un paio di centimetri dal palo destro della porta viola. Ahi, portierino: non lo fare mai più! Ancora Gasperini: fuori Castagne e dentro Alì Adnan. Bergamaschi all’attacco: difesa viola in sofferenza. Lafont esce e respinge ancora male, sui piedi degli avversari. Che, al volo, sbagliano la mira di nuovo. Terzo cambio Atalanta: fuori Freuler, in campo Barrow.

BIRAGHI – Pioli risponde rinforzando la difesa: toglie Gerson, spompato, e inserisce Laurini. Pressa l’Atalanta: con tutti i mezzi. Papu Gomez uncina il pallone con la mano e lo rimette in area. Doveri non vede. Nessuno segnala nulla. Il nervosismo si taglia a fette. Gomez torna anche indietro a riprendere palloni e si merita anche un’ammonizione. Al 42′, rovesciamento di fronte, Mirallas entra in area palla al piede e viene scaraventato in terra. Questo è rigore ancor più di quello di prima. Doveri non lo concede. Due gli sembrano troppi? Ma dai! Non basta: ordina 5′ di recupero. Qui sussurrano: è preso dal rimorso per il rigore concesso su Chiesa. Signori: è troppo chiedere arbitraggi normali, senza condizionamenti nemmeno interiori? Al 3′ di recupero Chiesa viene viene steso fuori area. Punizione. Batte Biraghi a effetto: Gollini vola e respinge ma è dentro la porta. Gol. Doveri indica il centro campo. Due a zero. Finisce in gloria ma è stata durissima.

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Sandro Bennucci

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