Pd: manifesta a Piazza del popolo, oltre 50.000 presenti, Treni e pullman dalla Toscana
ROMA – Il Pd manifesta in piazza del Popolo a Roma, dove stanno affluendo migliaia di persone. Secondo gli organizzatori, sono 50.000 le persone presenti. Unità, unità, unità urla ritmicamente il popolo Dem. A dare lo spunto è stato il primo oratore, Federico Romeo, il minisindaco di Val Polcevera a Genova, dove è crollato il Ponte Morandi, che ha invitato il Pd a lavorare in parlamento unito per presentare emendamenti al decreto Genova che raccolgano le istanze del territorio. Stamani il segretario Maurizio Martina ha accolto alla stazione Termini il primo treno speciale da Milano. Come sempre la nostra gente ci sa stupire – ha poi twittato – soffre e lotta, si mette in gioco e partecipa. Questa piazza è per l’Italia. Grazie a tutte e a tutti.
Martina a Salvini-Di Maio: Non si governa con l’odio, vergogna.Al governo sono «ossessionati dall’idea di trovare un nemico anziché trovare una soluzione. A destra cercano un tornaconto elettorale alimentando la paura».
Mi sembra una buona ripartenza non solo per il Pd: in piazza ho visto tante persone che non sono del Pd ma che vogliono opporsi a questo governo populista, ha detto Carlo Calenda. Sono 25 anni che non vado ad una manifestazione ha rivelato l’ex ministro. E’ importante – ha aggiunto – essere qui e far sentire la nostra voce contro il governo. Il primo compito di un governo è mantenere in ordine il Paese e non solo i conti, e il governo non lo sta facendo. I populismi quando sono basati sulle menzogne poi si sciolgono presto, per questo è importante far sentire la nostra voce.
In viaggio verso Roma, verso Piazza del Popolo. È giusto stare in piazza contro questo Governo, Lo scrive su Facebook Matteo Renzi. «Questi incompetenti – prosegue – mettono a rischio l’economia. Prendono in giro i loro elettori, perché non manterranno comunque le promesse. Offendono gli altri cittadini, insultando chi la pensa diversamente. Noi dobbiamo reagire, senza paura.E farlo senza divisioni interne, basta con le polemiche. Lottare colpo su colpo. E organizzare forme di resistenza civile contro la deriva venezuelana di Di Maio e Salvini. L’Italia è stata resa grande dal lavoro, dal sudore, dalla fatica e non dall’assistenzialismo. Non lasciamo il futuro a chi vuole vivere di condoni e sussidi. Senza paura, amici». E aggiunge: «Organizzare forme di resistenza civile contro la deriva venezuelana di Di Maio e Salvini. L’Italia è stata resa grande dal lavoro, dal sudore, dalla fatica e non dall’assistenzialismo. Non lasciamo il futuro a chi vuole vivere di condoni e sussidi».