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Vitalizi, taglio: anche il Senato adotterà una delibera simile a quella approvata dalla Camera

Conte Ottiene La Fiducia Al Senato

ROMA – Si va verso il taglio dei vitalizi anche al Senato. La maggioranza M5S-Lega ha votato in Consiglio
di presidenza a Palazzo Madama l’adozione come testo base della delibera adottata dalla Camera a luglio, che dispone il ricalcolo degli assegni degli ex parlamentari con il metodo contributivo a partire da gennaio. I cinquestelle puntano a far approvare il testo senza modifiche e anche la Lega parla di tempi rapidi per l’ok al provvedimento. L”opposizione invece non ha partecipato al voto e il Pd denuncia un’accelerazione che non tiene conto degli approfondimenti di Palazzo Madama.
L’iter al Senato era stato più lento rispetto alla tabella di marcia di Montecitorio perché il presidente Maria Elisabetta
Casellati aveva chiesto il parere del Consiglio di Stato e convocato audizioni, tra cui quella del numero uno dell’Inps
Tito Boeri. Oggi invece si è riunito quasi a sorpresa il Consiglio di presidenza che ha sbloccato l’iter. «Siamo
felicissimi. Vogliamo approvare la delibera senza modifiche – dice il Questore Laura Bottici (M5S) componente del Consiglio – non possono esserci due delibere diverse nelle due Camere«. Una vittoria del Movimento – si commenta nel Blog delle Stelle – un’altra promessa mantenuta per tagliare un odioso privilegio e ristabilire l’equità sociale.

M5S stima risparmi per 280 milioni complessivi nei due rami del Parlamento in una legislatura. Di parere diverso l’opposizione. «Non abbiamo partecipato al voto perché ci aspettavamo di formulare un testo base che fosse frutto del lavoro che il Senato ha fatto – dice Anna Rossomando, vicepresidente Pd di Palazzo Madama – altrimenti non si capisce come mai abbiamo fatto audizioni e chiesto pareri. Lavoreremo sugli emendamenti: si deve intervenire su questa materia, ma nel modo giusto». Per l’opposizione infatti due regimi diversi nelle due Camere sarebbero stati compatibili.
Per gli emendamenti c”é tempo fino al 15 ottobre, dal 16 comincerà la discussione. «L’adozione al Senato di un testo base identico a quello approvato dalla Camera è in netto contrasto con il parere del Consiglio di Stato che ha ritenuto ammissibili interventi retroattivi soltanto nella forma di un contributo di solidarietà e non tagli consistenti e permanenti alle pensioni – dice Antonello Falomi, presidente dell’Associazione degli ex parlamentari – a questo punto non si capisce perché il Consiglio di presidenza del Senato abbia deciso, dopo averlo chiesto, di non tenere in nessun conto di quel parere».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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