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Legittima difesa: la Lega presenta il testo base, sintesi di otto proposte diverse. Resterebbe il principio di proporzionalità

Legge

ROMA – La via della Lega per far arrivare in porto la legge sulla legittima difesa passa da un «sempre». Un avverbio aggiunto all’articolo 52 del codice penale, con l’obiettivo di mantenere quel principio di proporzionalità che gli alleati di governo del Movimento5stelle hanno eletto a loro fortino.

Il presidente della commissione Giustizia del Senato, il leghista Andrea Ostellari che è anche relatore del provvedimento, ha presentato il testo base, ossia quello su cui proseguiranno i lavori (una sorta di sintesi delle otto proposte depositate). L’iter del provvedimento si fa ora più definito dal momento che si è fissato l’approdo in Aula per il 23 ottobre: l’obiettivo della Lega è quello di avere il via libera del Senato già a inizio novembre, prima che cominci la sessione di bilancio.

Il nuovo testo cerca di mantenere l’impianto del ddl che era stato presentato dal capogruppo Massimiliano Romeo, ossia l’idea cardine della Lega che chi si difende in casa non debba poi ritrovarsi in un aula di tribunale. Si interviene su due articoli del codice penale. All’articolo 52 si stabilisce che sussiste «sempre» la proporzionalità della difesa quando si agisce per respingere l’intrusione con violenza, minaccia di uso di armi e di altri mezzi di coazione fisica in casa o nel luogo di lavoro. Di fatto, si cerca di restringere il campo delle interpretazioni del giudice. Il testo di Ostellari tocca però anche l’articolo 55 del codice penale. In pratica, si amplia la formulazione dell’eccesso colposo prevedendo che non possa essere riscontrato se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito «in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto». Aumentano inoltre le pene per il furto in abitazione, per la violazione di domicilio e per la rapina.

Altra novità prevista dalla nuova legittima difesa è contenuta in una modifica al codice civile e stabilisce che l’aggredito non si possa trovare a subire cause di risarcimento per il danno né da parte dell’aggressore né da suoi familiari. Inoltre, nel caso di condanna per il reato di furto in abitazione e furto con strappo «la sospensione condizionale della pena è comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa». Per velocizzare i processi, si prevede anche che la liquidazione dell’onorario delle spese sia a carico dello Stato che si assume l’obbligo di pagare le spese di difesa nell’ipotesi di assoluzione di chi ha esercitato la legittima difesa. Il punto di equilibrio raggiunto dal leghista Ostellari sembra trovare d’accordo il Movimento5stelle.

Dal ministero della Giustizia, guidato da Alfonso Bonafede, si giudica in maniera positiva il lavoro svolto anche se, sottolineano, «come per ogni cosa è ancora migliorabile». A criticare il provvedimento è invece Forza Italia, per gli azzurri, infatti, «la montagna ha partorito un topolino» e il testo presentato da Ostellari «è lontano anni luce da quanto i cittadini attendevano». «Il peso imbarazzante e determinante del Movimento 5 Stelle dichiarano i deputati Francesco Paolo Sisto ed Enrico Costa – ha prevalso, schiacciando i diritti di chi si difende dopo essere stato aggredito e continuerà ad essere ingiustamente trascinato in Tribunale».


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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