Influenza: costringerà a letto mezzo milione d’italiani. 11 miliardi di euro per curarsi
ROMA – Gli esperti prevedono che quest’anno sarà di intensità media e costringerà a letto 5 milioni di italiani, ma l’ influenza stagionale – ormai alle porte – costerà comunque cara allo Stato e alle famiglie: la spesa legata a influenza vera e propria e sindromi simil-influenzali ‘pesà infatti ogni anno quasi quanto una manovra economica, sfiorando gli 11 miliardi di euro. Il calcolo arriva dal primo studio italiano sui costi per le famiglie dell’ influenza e delle infezioni simil-influenzali, presentato al XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP), a Venezia dal 13 al 15 ottobre.
Le famiglie spenderanno infatti 8,6 miliardi di euro e lo Stato 2,1 miliardi. Ma sarà proprio sui cittadini l’aggravio maggiore: le famiglie, quasi senza accorgersene, spenderanno in media 250 euro per influenza e sindromi, mentre il Servizio sanitario nazionale (Ssn) per ogni malato dovrà sborsare 62 euro l’anno. Tre quarti dei costi deriva dall’assenteismo lavorativo e/o scolastico indotto dall’infezione influenzale, oltre che dalla spesa per farmaci sintomatici di fascia C e quindi a totale carico del cittadino. Al contrario, sottolineano gli esperti, i vaccini antinfuenzali si confermano un’arma a basso costo per tutti, anche se ancora sotto-utilizzata: costano poco più di 3 euro per il Ssn e appena 2,4 euro per le famiglie, ma solo il 14% dei cittadini vi ricorre ogni anno e il 60% non si è mai vaccinato, nonostante il 70%, rileva lo studio, consideri essenziale la vaccinazione. Per il Ssn, «la maggioranza dei costi deriva dalla gestione dei pazienti più gravi – spiega il presidente Sip Stefano Nardini -. Per la società e per le famiglie l’aggravio maggiore è invece causato dalla perdita di denaro connessa alle assenze sul lavoro: l’88% del costo annuo di influenza e sindromi deriva infatti dalla perdita dei giorni lavorativi, una spesa ‘silenziosà che passa quasi inosservata, ma che pesa sui bilanci del Paese per quasi mezzo punto di Pil».
Insomma, i costi stimati indicano come prevenire l’ influenza sia strategico anche dal punto di vista economico. E proprio da metà ottobre partirà la campagna vaccinale promossa dal ministero della Salute: i vaccini saranno disponibili presso gli studi dei medici di famiglia e acquistabili in farmacia. Per le categorie a rischio come i malati cronici, gli anziani, le donne in gravidanza, la vaccinazione è gratuita. Ma da quest’anno la gratuità è estesa anche ai donatori di sangue. Sempre da metà ottobre partirà pure la sorveglianza della stagione influenzale da parte dei medici sentinella nell’ambito del programma Influnet. Intanto, il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani, avverte: «Sarebbe auspicabile che anche in Italia si arrivasse a un vaccino universale contro l’ influenza per tutti i bimbi sotto i 6 anni. Tantissimi infatti sono ogni anno i piccoli che vengono ricoverati o accedono al pronto soccorso per patologie legate a complicanze del virus influenzale». Il vaccino contro l’ influenza è compatibile con tutte le altre vaccinazioni e non ha particolari controindicazioni: «Sopra i 6 mesi di vita può esser somministrato a chiunque. Per proteggere i neonati sotto i sei mesi, invece – conclude Villani – a vaccinarsi possono e dovrebbero essere i genitori e i famigliari a stretto contatto».