Manovra, governo: tensione altissima fra Di Maio e Salvini. Chi è il bugiardo?
ROMA – Il governo traballa. E’ altissima la tensione tra i due vicepremier, Salvini e Di Maio, sul condono fiscale. Volano accuse di bugiardo, da una parte e dall’altra. Ma chi non dice la verità? Salvini non cede sul decreto fiscale: «Di Maio sapeva tutto del condono’, ma ‘non c’è una crisi all’orizzonte’, certo se cambiamo la pace fiscale si crea un precedente pericoloso. Io sentirò tutti, però inizio ad arrabbiarmi, perché in quel Consiglio dei ministri Conte leggeva e Di Maio scriveva. In quel Cdm un uomo indicato dai 5 stelle leggeva, ed è il presidente del Consiglio, e il leader dei 5 stelle scriveva, ed è Di Maio».
Non si fa attendere la risposta di Di Maio e sullo stesso terreno del responsabile del Viminale, una diretta Facebook: «Da bugiardo non voglio passare e anche per questo quando mi si dice che ero distratto io non ci sto. Al Cdm di lunedì scorso Conte ha enunciato i principi generali dell’accordo sulla pace fiscale, ma non si è mai parlato di condono penale e di fondi esteri». Lo precisa il vicepremier Luigi Di Maio su Fb, sottolineando che quando si dice che Conte leggeva e Di Maio scriveva si dice una cosa non vera».
Domani Salvini sarà al Cdm e sul possibile stralcio della parte incriminata del decreto ai microfoni di Stasera Italia dice tutto si può fare, sono qui per risolvere però «quando la gente legge e approva una cosa, sia convinta di quello che legge e approva perché sennò inizio ad arrabbiarmi».
Ottimista il ministro per i rapporti con il parlamento, Riccardo Fraccaro: «Ho letto tutte le dichiarazioni di Salvini. Ha anche detto che è ragionevole e io lo confermo, perché abbiamo lavorato insieme in questi mesi. E credo che si risolverà tutto».