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Di Maio contro tutti: «Draghi avvelena il clima». E il governo rischia di devastare l’Italia

Luigi Di Maio

ROMA – Si sente circondato, Luigi Di Maio: anche da chi predica buon senso e gli chiede ragionevolezza. Lui non ci sta e attacca perfino il presidente della Bce, Mario Draghi, che aveva lanciato un chiaro segnale d’allarme non per l’Europa, ma per l’Italia e per il risparmio degli italiani. Di Maio: «Secondo me siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente ha aggiunto Di Maio. Stiamo facendo una manovra di bilancio che dà alla parte più debole». Probabilmente non calcola che, alla fine, ci rimetteranno tutti. Proprio a cominciare ai più deboli.

E ancora: «E’ singolare che in questo momento vedo da alcuni ministri di altri Paesi, come quelli tedeschi, molto più rispetto per quello che stiamo facendo che dal capo della Bce che viene a dire che il clima di tensione in Italia è un problema. Draghi può dire quello che vuole e non sono nessuno per censurare quello che dice. Sostenere le banche non significa prendere soldi dagli italiani». E infine la sfida totale: «Non ho paura del giudizio di Standard& Poor’s. Abbiamo un debito privato quasi inesistente e questo crea una stabilità economica». Eccoci al punto: debito privato inesistente, ossia la virtù di quella parte di Paese, soprattutto il risparmioso ceto medio, che proprio Di Maio e il suo governo vogliono devastare con la scusa, solamente a fini elettorali, di voler dare un pezzettino qui e uno là. Sostanzialmente rischiando d’impoverire tutti.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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