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Lavoro: anche i millennials adesso cercano il posto stabile, in vista della pensione

ROMA – Cambiano le abitudini dei cosiddetti millennials, quei giovani e (ormai) ex giovani nati dopo il 1980. Da un recente sondaggio condotto da CornerJob, che ha intervistato 1,2 milioni di utenti attivi sulla piattaforma di età compresa tra i 18 e i 35 anni, emerge una realtà diversa, in cui la necessità di una maggiore stabilità si fa avanti.

Eravamo abituati a vedere i Millennials come la generazione del movimento, abituata a saltare da un’occupazione all’altra in nome della flessibilità. Ma oggi il 72% vorrebbe restare nella stessa azienda per almeno 5 anni, avendo così la possibilità di avere un’indipendenza economica.

Non cambia invece l’approccio alla tecnologia: affascinati dalle potenzialità degli strumenti più innovativi e nativi digitali, considerano il mobile il primo strumento attraverso il quale cercare lavoro (il 77%) e si nutrono degli impulsi rivoluzionari della cultura digitale iper-connessa, in continuo movimento e always -on. Il grande interesse nei confronti dell’ambiente di lavoro li rende più attenti al contesto, l’85% degli intervistati, nel progetto professionale, mette al primo posto un buon ambiente di lavoro, che sia fertile e stimolante e in cui le soft skills siano fondamentali.

Dal punto di vista professionale sono molto concreti, guardando al lato pratico e per il 65% l’esperienza aziendale viene messa davanti, come valore, anche al conseguimento di un diploma universitario. Un mix che rende i Millennials una generazione consapevole e attenta ai propri bisogni. Le aziende devono tenerne conto, considerato che entro il 2020 rappresenterà più della metà della forza lavoro a livello globale

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