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Palermo: Conte e Onu, conferenza sulla Libia un successo

HaftarPALERMO – Conte e Salamé, inviato speciale Onu, alla fine dicono che è un successo, ma la Turchia ha abbandonato la riunione. C’é stata però la stretta di mano fra il generale Haftar e Al Serraj, i due leader libici.

«Voglio ringraziare l’Italia e il suo presidente del Consiglio per aver organizzato questa Conferenza, che è stata un successo». L’inviato Onu per la Libia Ghassam Salamè parlando durante la conferenza stampa finale a Palermo al fianco del premier Giuseppe Conte si dice entusiasta dei risultati. «Palermo resta una pietra miliare» del processo politico in Libia, ha aggiunto. «C’è stato un impegno serio da parte dei libici presenti. Mi sento più tranquillo». «Lasciamo Palermo portando con noi il sentimento di fiducia» per aver dato «una prospettiva di stabilizzazione» della Libia, le parole del premier Conte: «Non dobbiamo illuderci, ma sono state poste premesse importanti di questo cammino».

«Mi è dispiaciuto che la delegazione turca si sia allontanata. Ma nel loro comunicato non ce l’hanno affatto con l’Italia» e in ogni caso quanto successo «non altera il clima positivo di questo incontro» ha precisato Conte. Per il premier, «dobbiamo guardare francamente la realtà dello scenario internazionale, e far convergere a Palermo 30 paesi significa esporre questo incontro a qualche fibrillazione e alle particolari sensibilità tra alcuni paesi. Dobbiamo anche accettarle», ha aggiunto.

La conferenza era iniziata la mattina con un fuori programma a sorpresa: le immagini dei media arabi, da al Jazeera ad al Arabya, con l’incontro in corso tra il generale Haftar e il titolare del Governo di accordo nazionale al Sarraj, una tappa vera sulla road map pianificata dall’Onu e un gol vero per Palazzo Chigi che se ne è fatto artefice.

Il capo del governo italiano Conte ha colloquiato prima con il presidente egiziano al Sisi, evidentemente partner privilegiato e considerato mediatore tra Tripoli e la Cirenaica, e poi con Haftar, Sarraj, i francesi, gli algerini e l’Onu. Restano molti interrogati sulle forti tensioni di questa conferenza segnata dalla frattura tra il Governo di accordo nazionale libico, con una grossa componente di Fratellanza musulmana, e Haftar, sostenuto da Mosca e Cairo


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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