Brexit: Governo May, si dimettono 4 ministri, la sterlina in caduta libera
LONDRA – Perde i pezzi il governo May. Sulla Brexit è un momento molto importante. L’accordo concordato è giusto ed equilibrato, assicura le frontiere dell’Irlanda e getta le basi per un’ambiziosa relazione futura. Ma abbiamo ancora una lunga strada davanti, diceil capo negoziatore dell’Unione Michel Barnier. Un vertice straordinario sull’accordo per la Brexit è convocato per il 25 novembre, annuncia il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Ma, a poche ore dal via libera all’intesa, arrivano delle dimissioni in serie dal governo: lasciano il ministro per la Brexit Raab, la sottosegretaria alla Brexit Suella Braverman, la ministra del lavoro Esther McVey, ‘brexiteer’ convinta, e il sottosegretario britannico per l’Irlanda del Nord, Shailesh Vara. La sterlina è in caduta libera. E la premier May avverte: ‘L’intesa con l’Ue non è un accordo finale’,ma un documento che consentirà comunque un’uscita liscia e ordinata del Regno Unito dall’Ue. Critiche arrivano dal leader laburista Corbyn: Intesa flop, non ha consenso nel Paese.
Theresa May difende l’intesa raggiunta con l’Ue come una scelta fatta nell’interesse nazionale, affermando che essa garantirà l’uscita dall’Ue nel Regno nei tempi previsti e che l’unica alternativa sarebbe un no deal o nessuna Brexit. Si dice quindi decisa ad andare avanti malgrado le dimissioni di alcuni ministri del suo governo. La premier nota che il negoziato ha comportato scelte difficili ed esprime rispetto per le decisioni di Dominic Raab e di chi s’è dimesso, ma afferma di non condividerle.
L’intesa sulla Brexit concordata con l’Ue è la migliore negoziabile nell’interesse nazionale, ha ripetuto la premier ai Comuni, ammettendo che la soluzione indicata per garantire un confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord può suscitare perplessità, ma che sarebbe stato irresponsabile rifiutarla. May ha insistito che l’obiettivo è evitare l’entrata in vigore del meccanismo di salvaguardia del backstop, sostenendo tuttavia che non sarebbe stato possibile escluderlo come clausola da alcun tipo di accordo.