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Ancora in calo le nascite nel 2018, -3,8% rispetto al 2017

ROMA – I dati di metà 2018 indicano che la tendenza alla riduzione delle nascite è destinata a continuare. Una tendenza ormai consolidata che non riguarda solo il nostro Paese e sta in realtà ridisegnando la mappa demografica dell’Europa: se da una parte infatti dal 2008 in poi il calo della natalità ha investito in pieno il Sud del Continente ed anche i Paesi orientali, altri come Germania e Austria mostrano un andamento di segno opposto.

Nel 2017 erano nati 458 mila bambini, nei primi sei mesi di quest’anno poco meno di 212 mila. Il calo percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è del 3,8%. Proiettando questa percentuale sull’intero anno (il secondo semestre ha 3 giorni in più) si arriverebbe a fine dicembre a circa 441 mila nascite, dunque con una ulteriore riduzione di circa 17 mila: sarebbe il nuovo minimo dall’Unità d’Italia. Il numero dei nati, che nel nostro Paese aveva toccato il record di un milione a metà negli anni Sessanta, è crollato sotto quota 500 mila già dal 2015, adesso avviato verso le 450 mila unità.

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