I grillini, in difficoltà su tutti i fronti, ripartono all’attacco dei vitalizi
Di Maio prosegue per la sua strada, anche se resta in difficoltà su rifiuti, reddito di cittadinanza, due dei suoi cavalli di battaglia; Fico si avvicina sempre più al Pd e alle sinistre, e finirà per aggragarsi a loro; Di Battista, riemerso (pare) dal lungo esilio volontario americano sembra volersi rimettere in gioco, magari facendo le scarpe all’astro calante Di Maio; altri grillini emergenti vanno in ordine sparso; Grillo parla poco, a sprazzi e in modo inconcludente; Casaleggio resta un rebus, ma vuole continuare a gestire con profitto la sua azienda partito. Questo il quadro, abbastanza desolante, dell’universo pentastellato, in calo di consensi.
E allora perché non cercare di recuperare risfoderando un altro degli obiettivi simbolo del movimento, la lotta ai privilegi? Questa volta delle Regioni.
Infatti sul blog a cinque stelle si legge: «dopo aver eliminato i vergognosi privilegi degli ex parlamentari, adesso è arrivato il momento di tagliare anche i vitalizi degli ex consiglieri regionali. In questi primi mesi di governo stiamo dimostrando di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale ai cittadini. Un esempio concreto (l’unico ndr) è stato proprio il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Nella scorsa legislatura ci avevano fatto credere che era impossibile eliminare questo assurdo privilegio voluto fortemente dalla Casta, ma abbiamo dimostrato che tutto questo,
invece, è possibile. Basta volerlo. La nostra battaglia di civiltà, che mira a ristabilire equità sociale nel nostro Paese, non è ancora finita».
E i grillini spiegano il seguito che vorrebbero dare alla vicenda: «è arrivato il momento di tagliare altri scandalosi vitalizi: quelli degli ex consiglieri regionali. Come faremo? Semplice… se le Regioni entro la metà del 2019 non tagliano i vitalizi, noi gli tagliamo i fondi statali destinati a finanziare questi assurdi privilegi. Che sia chiaro: non andremo a toccare le risorse per la sanità, il welfare o altri servizi fondamentali destinati ai cittadini, ma i tagli riguarderanno solo gli sprechi delle Regioni. E tutto questo – ricordano – l’abbiamo scritto nella legge di bilancio. Perché noi non scherziamo quando c”è in ballo la dignità degli italiani. Vi sembra normale – concludono i 5 Stelle – che le regioni da un lato debbano tagliare i servizi ai cittadini perché hanno sempre meno risorse e dall”altro continuino a sborsare fior di milioni di euro per pagare ogni anno i vitalizi agli ex
consiglieri regionali? A noi sembra assurdo, anzi surreale e ingiusto. Sapete bene che tutti i PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, eletti al Parlamento Europeo, alla Camera, al Senato e
in tutti i Consigli regionali d’Italia, rinunciano volontariamente al vitalizio. Abbiamo chiesto più volte agli esponenti delle vecchie forze politiche di fare la stessa cosa? ma niente, non hanno mai voluto mollare questo ingiusto privilegio. Tranquilli: presto noi glielo tagliamo».
Ottimi propositi, vediamo se almeno in questo riusciranno a mantenere le promesse, ma addirittura inciterei i grillini a proporre una riforma costituzionale che abolisca non solo quelli che loro chiamano i privilegi dei regionali, ma anche tutto il sistema delle costose e clientelari regioni. O almeno dovrebbero proporne una radicale riduzione, con conseguente ridimensionamento di politici, personale, costi esorbitanti. Come è stato fatto in Francia in soli sei mesi ai tempi di Hollande. Ma in Francia l’amministrazione non è clientelare né legata alla politica, e funziona molto meglio che in Italia.