Ue boccia manovra: sale la borsa e si abbassa lo spread, schiaffo agli eurocrati
MILANO – La bocciatura Ue della manovra, dettata soprattutto da ragioni politiche e non economiche, non provoca conseguenze negative sui mercati, anzi. Piazza Affari si rafforza, con l’indice Ftse Mib che ha chiuso in aumento dell’1,41% a 18.731 punti. Lo spread cala e si attesta a 314 punti. La bocciatura dell’Ue alla manovra non pesa quindi sul listino milanese, che da tempo ha ‘scontato’ gli effetti di un preannunciato giudizio negativo (il Ftse Mib è sceso del 14% in due mesi). I mercati non reagiscono negativamente, segno che le minacce di procedure da parte della Ue lasciano il tempo che trovano e che la credibilità degli organismi comunitari è prossima a zero. Il Governo infatti, per dirla con salvini, se ne frega.
A guidare Piazza Affari sono le banche, con Bper che sale del 3,8%, Mps del 2,9%, Ubi del 2,6%, Intesa del 2,4%, Unicredit del 2,2%. Generali, che stamani ha presentato il piano al 2021, guadagna lo 0,4%.
Domanda resta debole per Btp Italia, venduti 57 mln – Si conferma debole la domanda per il Btp Italia, il bond governativo destinato ai risparmiatori. A metà della terza giornata, le sottoscrizioni sono quota a 57 milioni di euro. Ieri si sono fermate a 241,3 milioni e nel primo giorno ha raccolto 481 milioni di euro. Alle 17.30 si chiude la fase di collocamento alla clientela retail, mentre la giornata di domani sarà dedicata agli investitori istituzionali.