Andalusia: alle elezioni regionali avanza la destra, raggiunge l’11%, cala la sinistra (-14 seggi)
MADRID – Quel che sta accadendo in tutta Europa, l’avanzata delle forze di destra e populiste, è avvenuto anche in Spagna. Alle elezioni regionali dell’Andalusia, governata da 36 anni dalla sinistra, il partito nazionalista Vox è entrato nel parlamento regionale per la prima volta con un risultato intorno all’11%, l’equivalente di 12 seggi. Il Psoe segna una sconfitta clamorosa (14 seggi persi), pur restando il primo partito della regione con il 28%. Per la presidente uscente Susana Díaz, sfidante di Pedro Sánchez dentro il partito, sembra impossibile restare al potere, anche perché Podemos, che perde tre seggi, ne chiede la testa.
L’irruzione di Vox, il partito di estrema destra, sconvolge anche il fronte conservatore: il Partito Popolare perde voti e finisce appena sopra al 20%, perdendo 7 seggi, cresce Ciudadanos, che vede aumentare enormemente la propria rappresentanza parlamentare (da 9 a 21 seggi).
Ma al di là delle sorti dell’Andalusia, il voto di ieri è un serio campanello d’allarme per Pedro Sánchez. Il leader socialista governa da sei mesi senza una vera maggioranza in parlamento e il suo primo banco di prova elettorale non è certo un successo. Forse sconta la politica di massima apertura ai migranti, anche gli spagnoli probabilmente non l’accettano di buon grado.