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Strasburgo, i medici: «Per Megalizzi situazione irreversibile». L’attentatore: «Vendicati i fratelli morti in Siria»

STRASBURGO – «Siamo venuti con spirito cristiano e umano per portare la nostra solidarietà alla famiglia di Antonio Megalizzi. Abbiamo incontrato la mamma che ha avuto indicazioni dai medici che la situazione è irreversibile, lei è disperata e molto provata». Lo ha detto l’eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, all’uscita dell’ospedale di Strasburgo dove è ricoverato il giovane giornalista rimasto gravemente ferito nella sparatoria dell’altro ieri. Con Borghezio c’era anche l’europarlamentare Oscar Lancini.

Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo, avrebbe detto di aver «ucciso per vendicare i fratelli morti» in Siria: è quanto scrive il quotidiano Le Parisien, citando una testimonianza del conducente del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza in centro. Sempre secondo il giornale, Chekatt ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si è professato musulmano praticante e rispettoso della preghiera.

Il killer di Strasburgo avrebbe ricevuto una telefonata dalla Germania immediatamente prima dell’attentato di Strasburgo, lo riferiscono fonti di intelligence citate dall’emittente berlinese RBB. Non è chiaro chi abbia chiamato e perchè, riporta l’emittente. Intanto la polizia del Baden-Wuerttemberg, Land vicino alla frontiera francese, ha twittato nella notte che sono proseguite le operazioni di ricerca del presunto attentatore Chérif Chekatt.

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