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Battisti: Oreste Scalzone difende il fuggiasco invecchiato e offende chi chiede giustizia

Scalzon

ROMA – Non paghi di quanto hanno fatto in passato, invece di tacere, alcuni reduci degli anni di piombo prendono spunto dalla nuova fuga di Battisti per raccontarci ancora la loro dottrina. Irridendo i familiari e parenti delle loro vittime. Solo in Italia possono accadere ancora certe cose, tollerate dalla politica di sinistra.

E’ il caso di Oreste Scalzone, anch’egli rifugiato in Francia in passato per sfuggire alle condanne in Italia. «Battisti? Un invecchiato fuggiasco e chi lo vuole ostinatamente in Italia e si rammarica per la sua fuga è evidentemente un tossico-spacciatore dell’aggiunta di male a male. Così ha parlato
all’Adnkronos Oreste Scalzone, fondatore di Potere Operaio e Autonomia Operaia, con una lunga esperienza di ‘esilio’ a Parigi, condizione condivisa anche con Cesare Battisti, l’esponente dei
Proletari Armati per il Comunismo poi riparato in Brasile per il quale il presidente Michel Temmer ha appena firmato il decreto di estradizione.

«Passano sui teleschermi maschere di Stato che, chi compunto con faccia da museo delle cere, chi sghignazzando con 47 denti, levano ‘te deum’ perché pensano di avere alla fine vinto una lunga guerra di scartoffie e peti – attacca Scalzone – La vittoria sarebbe di poter riportare in celle di ergastolo, da un paese che l’ergastolo aveva abolito in quanto pena di morte differita, un invecchiato fuggiasco che la verità giudiziaria decretata quasi mezzo secolo fa da un collaboratore di giustizia definito pentito aveva stabilito fosse un assassino».

Secondo l’ex leader di PotOp, «i politicanti, gli statisti, giocano con la frustrazione di ‘parti lese’ incoraggiandole a cercare un impossibile risarcimento a mezzo di vendette dirette o trasversali:
questo Stato va oltre l’immagine nietzschiana di mostro freddo e si presenta piuttosto come un groviglio di algoritmi psicopatici. Pare che ancora una volta una persona sia sfuggita all’abbraccio mortifero e chi se ne rammarica evidentemente è un tossico-spacciatore dell’aggiunta di male a male».


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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