Sciopero dipendenti Autostrade domenica 16 e lunedì 17 dicembre. Ma Aspi pronta a trattare
ROMA – Sciopero di 4 ore di tutti i dipendenti di Autostrade per l’Italia e delle società collegate nelle giornate di domenica 16 e lunedì 17 dicembre. Potrebbero esserci difficoltà, soprattutto all’uscita dei caselli in prossimità di outlet e grandi centri commerciali, visto che questo week end è quello destinato anche agli acquisti di Natale. Alla base della protesta, proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, l’interpretazione strumentale da parte dell’azienda dell’accordo del 19 luglio scorso sulla contrattazione di secondo livello. Interpretazione che, denunciano i sindacati, neutralizza uno dei suoi punti qualificanti, relativo al ricambio generazionale e alle sue ricadute occupazionali, prioritariamente sul bacino dei precari. Lo sciopero, che riguarda anche tutte le società collegate ad Aspi (Telepass, SDS, Autostrade Tech, ADMoving, Atlantia), prevede l’astensione del personale addetto all’esazione e quello turnista domenica 16 dicembre dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 e dalle ore 22 alle 2 di lunedì 17; mentre il personale tecnico amministrativo, compresi i Punto Blu, sciopererà le prime 4 ore della prestazione di lunedì.
ASPI – L’Azienda, però, è pronta a riprendere la trattativa. Autostrade per l’Italia informa, in una nota, che in cinque Direzioni di Tronco – su un totale di nove – sono state già raggiunte intese con le OOSS che recepiscono l’accordo nazionale di luglio 2018, prevedendo assunzioni a tempo indeterminato e riqualificazione del personale. Nelle restanti quattro Direzioni di Tronco si sono già svolti alcuni incontri, a partire dallo scorso ottobre, con l’intento di raggiungere un’intesa. Aspi ricorda, inoltre, che l’accordo nazionale copre il triennio 2018-20 e prevede tutela dell’occupazione, premio di produttività, valorizzazione delle professionalità, sicurezza sul lavoro, qualità del servizio, formazione, welfare. Per quanto riguarda il comparto esazione viene inserita una nuova figura professionale, che prevede una ulteriore qualificazione del ruolo dell’esattore, oltre a formazione professionale, assunzioni mirate a tempo indeterminato a partire dal bacino degli stagionali, spiega Aspi. Il tutto in un quadro che vede la società assicurare una base occupazionale complessiva stabile nel triennio, aggiunge la società. Aspi è disponibile a riprendere subito gli incontri sindacali per dare corso alle intese nazionali, nel rispetto di quanto previsto, conclude la nota.
ANAS – Cresce intanto la preoccupazione dei sindacati per la situazione di Anas, dal gennaio scorso controllata al 100% da Fs
e rimasta senza vertici dal 7 novembre, dopo le dimissioni dell’a.d. Gianni Vittorio Armani (e di due membri del cda con il
conseguente decadimento dell’intero board) per il mutato orientamento del Governo sulla fusione Fs-Anas. Per manifestare
la forte preoccupazione per la nuova fase di transizione e incertezza che si prospetta per l’azienda e per sollecitare l’incontro richiesto dal 19 novembre scorso, Filt Cgil, Fit Cisl e Uilpa Anas hanno indetto un presidio di lavoratori Anas martedì 18, dalle 9 alle 13, davanti al Ministero dei Trasporti. Per il giorno successivo è in calendario la riunione del cda di Fs, che dovrebbe indicare la lista per il nuovo board della società stradale (l’assemblea poi delibererà sulle cariche): le ultime indiscrezioni indicano l’interno Massimo Simonini (anche se si segnala qualche malumore nel M5s) come nuovo a.d. e Claudio Andrea Gemme per la poltrona di presidente. Sullo sfondo restano i nomi circolati nelle scorse settimane del presidente Atac Paolo Simioni e dell’interno Ugo Dibennardo.