Pubblica amministrazione: dipendenti andranno in pensione da ottobre 2019
ROMA – Dipendenti pubblici in pensione da ottobre e nessun ritardo effettivo nelle nuove assunzioni. Lo assicura il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, in una intervista al Messaggero, in cui parla anche
di giustizia nella veste di esperta della Lega su questo tema e dà un’ indicazione precisa in vista della riforma del processo penale: la necessaria velocizzazione delle procedure non può comportare la rinuncia a gradi di giudizio o altre garanzie per il cittadino.
«Ulteriori risorse – spiega Bongiorno sui rinnovi contrattuali – potranno eventualmente arrivare solo con la
prossima legge di bilancio. Possiamo iniziare a incontrare i sindacati, a condizione però che venga riconosciuto l’
investimento fatto nella pubblica amministrazione».
Sulleassunzioni, «anche qui – aggiunge -, chi conosce il mondo della pubblica amministrazione sa che siamo di fronte a un fatto storico. Il turn over al 100 per cento vuol dire che tutti quelli che vanno in pensione verranno sostituiti, mentre nello scorso triennio erano uno su quattro». Sull’uscita anticipata con quota 100, il ministro chiarisce: «Sono stata io a chiedere che i tempi di uscita per il pubblico siano più larghi dei tre mesi dei privati, perché non possiamo permetterci di lasciare scoperte le strutture pubbliche. Serve tempo per una corretta
programmazione e io credo che sei mesi aggiuntivi siano il tempo giusto. Quindi chi ha maturato il diritto già entro il 2018 dovrebbe uscire a ottobre. Questo è il nostro orientamento».