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Fiorentina: dal regalo di Natale alla beffa di Santo Stefano. Battuta (0-1) dal Parma. Pagelle

Simeone in azione

FIRENZE – Fiorentina strana: dal regalo di Natale a San Siro, alla beffa di Santo Stefano. Dal profumo di Champions alla classifica di nuovo anonima. Non ci siamo caro Pioli, non ci siamo cari Della Valle, non ci siamo cari giocatori. In casa con il Parma la seconda sconfitta stagionale, dopo quella con la Juve. Inconcepibile. Inaccettabile. Posso tirare in ballo anche l’arbitro che ne ha conbinate di tutti i colori, a cominciare da un rigore negato ai viola (nonostante la consultazione al Var). L’espulsione di Vitor Hugo per il fallo su Biabiany ci può stare. Il parmense era lanciato a rete. E del resto è stato la spina nel fianco della difesa viola. Ma Il problema, ancora una volta, è l’incapacità di far gol. Chiesa si è dannato l’anima, ma non è bastato. Pjaca poteva anche restare negli spogliatoi: un palo in campo. Simeone è ripiombato nella mediocrità e nei movimenti goffi quando c’è da stoppare un pallone al volo. A centrocampo buono solo Veretout. Il Parma? Ha fatto la partita attenta, di rapina, sfruttando tutti gli errori e le indecisioni della Fiorentina. D’Aversa, che è un buon allenatore, l’aveva detto: ci dobiamo infilare in ogni loro indecisione o sbaglio. Missione compiuta, per gli emiliani. Fiorentina pasticciona, capace di portare avanti cento palloni ma di buttarne dentro nessuno. Il mercato di gennaio? Vedremo. Intanto c’è la trasferta di Marassi contro il Genoa. Macheranno Vitor Hugo e Gerson. Ce ne faremo una ragione. Cogliamo chiudere bene l’anno solare? L’occasione c’è. Ma ora, dopo questa brutta sconfitta, sono assai scettico.

PJACA – C’è il sole e fa freddino. Si comincia con l’omaggio, doveroso, dello speaker a Rigoletto Fantappiè, un mito, un grande tifoso che se n’è andato a 97 anni. Con la Viola nel cuore. Poi, nonostante il Natale e la vittoria a San Siro contro il Milan, arriva, dalla curva Fiesole, il coro: Della Valle vattene. Formazioni: Pioli deve rinunciare a Mirallas, influenzato. Speranze riposte in Mirallas. Anche il Parma ha un’assenza voluta: in panchina Gervinho, a quanto pare affaticato. Al 3′ il primo tiro in porta: è di Benassi dopo manovra troppo elaborata. Sepe respinge alla meglio. Poi Chiesa vola in terra mentre si butta sul pallone. Fabbri fa segno di proseguire. La Fiorentina insiste ma giochicchia e non punge. Pjaca è ancora non pervenuto. Al 13′ il Parma si scuote: Milenkovic è costretto a stendere Biabiany. E rimedia l’ammonizione. La punizione da fuori area di Stulac è fuori.Mantiene l’iniziativa, la Fiorentina: vanno al tiro due volte Chiesa e una Milenkovic. Ma sono tiretti: una volta li avremmo definiti telefonate al portiere. Chiesa (24′) tenta due slalom. Lo stendono. La prima volte l’arbitro lascia correre, la seconda, finalmente, fischia ma senza tirar fuori il giallo che ci sarebbe stato. Mischia in area, furiosa, al 25′: batti e ribatti. Simeone tira per ultimo: murato. Cade e si rialza per inseguire l’avversario con il pallone. Tenta anche un placcaggio. <Che non riesce.

VAR – Il Parma, anche senza Gervinho, è pericoloso in ripartenza: al 31′ Pezzella ferma Biabiany lanciato verso l’area viola. Ammonito giustamente. Ma è il metodo che non torna: il Parma picchia e non succede nulla. La Fiorentina fa due falli e rimedia due gialli. E vabbè… Milenkovic lamenta un dolore muscolare: ha cercato di resistere, ma ora non ce la fa. Esce. Entra Laurini. Pallone in area del Parma: Bastoni tocca con il braccio. La Fiorentina chiede il rigore. L’arbitro fa proseguire. Laurini, appena entrato, stende Gagliolo e viene ammonito. Fabbri, pressato anche da Pezzella, va a rivedere l’azione nell’area parmigiana al monitor. Torna in campo e scuote la testa. Niente rigore. La mano io l’ho vista. Fabbri ha giudicato l’involontarietà. Mi resta il dubbio. Ci sono due minuti di recupero. Viola in avanti: Veretout spara quasi dal limite. Sepe blocca a terra.

INGLESE – Contropiede rapidissimo del Parmsa. Difesa viola in bambola. Inglese aggira Vitor Hugo, Lafont prova l’uscita disperata ma sbaglia il tempo e l’attaccante del Parma la mette dentro. Beffa? Si può chiamare anche così, ma il problema è che la Fiorentina non ha trovato il modo per metterla dentro ed è stata punita. Marchiano, comunque, anche l’errore difensivo: non ci si può far sorprendere come hanno fatto, in tandem, Vitor Hugo e Lafont. Nel secondo tempo si annuncia battaglia durissima. La Fiorentina deve mostrare quella concretezza finora non palesata.

GERSON – In avvio di ripresa, il Parma sostituisce Stulac con Scozzarella. Al 2′ viola in attacco: Biraghi prova a calciare da 30 metri. Pallone lemme, lemme sul fondo. E Chiesa s’arrabbia perchè era vicino e poteva avere un’opportunità più ghiotta. E lui stesso, Chiesa, al 6′ riceve stavolta un pallone preciso da Biraghi: prova un’azione come quella che portò al gol a San Siro. Parte da sinistra, ma ha meno sazio, è in are. Stringe e tira: pallone di centimetri. Fede si mette la testa fra le mani. Sbaglia anche Benassi un passaggio: la mette in fallo laterale. Ma forse era predeterminato, perè proprio in quell’attimo esce sostituito da Gerson. La Fiorentina spinge, il pressing diventa mano a mano un assedio. Il problema è la battuta a rete: Chiesa ci prova e non trova lo specchio. Al 18′ un pallone invitantissimo arriva sul piede di Gerson, che generalmente è un buon piede. Ma stavolta quel piede fa cilecca.

FABBRI – Ennesima ripartenza del Parma. Vitor Hugo stende Biabiany.. Fabbri estrae il rosso. Momentaccio per i viola. Parma in avanti, pallone che carambola in area, Simeone colpisce a casaccio e tira verso la sua porta. Lafont però è pronto. Pioli corre ai ripari: toglie Edimilson e mette un difensore, ossia Cecchierini. Al 26′ nuovo abbaglio di Fabbri: contatto Iacoponi-Simeone al limite. L’impressione è che il tocco con la mano sia di Iacoponi. L’arbitro concede la punizione al Parma. Mah! D’Aversa toglie Rigoni e manda in campo Barillà. Attacca la Fiorentina: Biraghi si concede anche un tunnel. Ma è solo angolo. La spinta viola è costante, ma quando il pallone passa da Pjaca è come se sbattesse su un paletto: non c’è mai il guizzo o la grande giocata. Men che meno il tiro risolutivo. Meno di 10′ al termine più recupero, ma la Fiorentina fa fatica davanti. Al 39′ punizione di Biraghi vicina all’incrocio dei pali. Il Parma s’ingegna a perdere tempo. Prima la scena di Scozzarella, poi Bastoni che si butta giù in area richiamando l’arbitro. E D’Aversa pensa di scombinare tutto mandando dentro Gervinho al posto di Siligardi. Mossa astuta a questo punto. Clamoroso al 43′: Gerson difende un buon pallone a tre quarti, viene attaccato, barcolla ma resiste. Punta l’area del Parma. L’arbitro lo ferma e lo ammonisce. Era diffidato. Salterà Marassi, sabayo, contro il Genoa. Poi Fabbri ne combina un’altra: Chiesa arriva in area. Fermato dall’arbitro anche lui: punizione per la Fiorentina. Ma la regola del vantaggio in certi casi non si concede? Sforzo finale viola. Anche Lafont attacca su due angoli consecutivi. Nulla da fare. Seconda sconfitta in casa, dopo quella con la Juve. Ma questa non è digeribile come il panettone.

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Sandro Bennucci

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