Pesaro, uccisione collaboratore giustizia: Fdi accusa, politica ha sottovalutato allarme della procura
PESARO – «Fino a oggi gli allarmi lanciati da procura e forze dell’ordine sono stati sottovalutati. Il governo intervenga e potenzi le forze di polizia». Ad affermarlo è Antonio Baldelli, segretario provinciale di Pesaro Urbino di Fdi che ricorda come l’ex procuratore Manfredi Palumbo avesse lanciato anni fa l’allarme sulle infiltrazioni mafiose in provincia di Pesaro e Urbino.
«Le parole del procuratore – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – vennero però ignorate, quasi irrise da certa classe politica e le sue esternazioni vennero sottovalutate persino dall’allora prefetto». Baldelli ricorda anche di aver lanciato a sua volta questo tipo di monito senza senza alcun risultato, così come il segretario provinciale del Siulp secondo cui i dati statistici pubblicati dal Ministero dell’Interno non fotografavano la realtà della provincia: zero casi alla voce associazioni di tipo mafioso, uno per le associazioni per delinquere mentre nella realtà, dal 2008 al 2016, vi erano stati 36 processi giunti a definizione e varie indagini condotte con professionalità dalle forze dell’ordine e dalla Procura pesarese, che avevano portato a condannare numerosi criminali appartenenti alla mafia siciliana, a quella calabrese, alla camorra campana e persino alle criminalità organizzate albanese, romena, della ex Unione Sovietica, nordafricana e nigeriana”.
«Chi oggi si meraviglia dell”efferato omicidio compiuto nel centro del nostro capoluogo di Provincia – dice ancora Baldelli – ha la responsabilità di non avere dato ascolto agli allarmi lanciati da autorevoli esponenti di quelle istituzioni deputate proprio a combattere criminalità e mafie. Si smetta di sottovalutare il problema e di dipingere la nostra provincia come isola felice: non lo è più da tempo. Anche l’attuale governo – conclude – smetta con i proclami e intervenga concretamente: integri gli organici delle Forze dell’ordine nella nostra provincia giunte allo stremo; doti Carabinieri, Polizia e Finanza degli strumenti necessari a combattere una criminalità sempre più insidiosa».