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Migranti Sea Watch e Sea Eye: 50 andranno in Germania e 50 in Francia. Hanno ricominciato a mangiare

MALTA – Appare più vicina la soluzione nell’impasse delle due navi Sea Eye e Sea Watch con 49 migranti a bordo, mentre proseguono intensi i contatti tra Bruxelles e le capitali. Per sbloccare la situazione Parigi e Berlino hanno aumentato l’impegno, pronte a ricevere 50 persone ognuna. Così fonti diplomatiche europee all’ANSA. I posti offerti non bastano però a soddisfare la richiesta di Malta di trasferire anche i 249 arrivati a dicembre, per questo la Commissione Ue ipotizza di trasferire solo chi ha possibilità di ottenere asilo. La Germania è pronta a ricevere 50 migranti arrivati con le navi, lo ha detto oggi il ministro dell’Interni tedesco Horst Seehofer. Trovo che questa sia una sana valutazione tra la gestione della migrazione e l’atto umanitario, ha detto il ministro. Un portavoce del ministro ha detto che in tutto sono 298 attualmente i migranti da redistribuire, 249 dei quali si trovano già a Malta e gli altri sulle due navi delle ong.

La posizione della Commissione, già espressa, resta che gli Stati devono ora mostrare solidarietà concreta e le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriore ritardo: così il portavoce del presidente della Commissione Ue. Alcuni Stati hanno espresso la volontà di contribuire a questo sforzo comune e ora continuano i contatti. L’Unione europea dunque continua a lavorare per cercare una soluzione condivisa. Ieri sera l’annuncio che una decina di paesi, tra cui anche l’Italia e la Germania, erano pronte ad ospitare alcuni dei 49 migranti bloccati da giorni al largo di Malta sulle navi Sea Watch e Sea Eye ma solo se La Valletta avesse aperto i porti. Ma il governo maltese ha rilanciato chiedendo di ricollocare anche i 249 migranti salvati nei giorni scorsi. E la questione nave non è all’ordine del giorno del consiglio Affari europei come precisa il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi. Può darsi che venga evocata, ma non è detto che se ne debba discutere.

Arrivano notizie dalla nave. «Per il diciottesimo giorno siamo ostaggio in mare dei governi europei. La situazione è tesa ma almeno tutti mangiano di nuovo»: è l’ultimo messaggio giunto via Twitter dalla Sea watch questa mattina, riferito ai 49 migranti soccorsi da due navi, la Sea Watch 3 e la Sea eye, da 18 giorni in attesa di un permesso di sbarco in un porto europeo del Mediterraneo. Alcuni migranti avevano cominciato ieri a rifiutare il cibo, esasperati dalle condizioni a bordo, ma oggi hanno ricominciato a mangiare.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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