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N’diamena (Ciad): Conte, la ue può franare sotto il peso delle immigrazioni irregolari

Conte 1

N’DJAMENA- «L”ho sempre detto e ripetuto più volte che l”Ue non può subire il traffico illegale di vite umane: non può rimanere sopraffatta da questa crudele realtà ma deve prevenirla. Come deve prevenire le minacce terroristiche. Questi due fenomeni hanno impatto negativo in Africa ma anche in Europa». Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a N’Djamena, capitale del Ciad, dopo aver incontrato il presidente della Repubblica Idriss Déby. «Si può prevenire con una strategia larga, un approccio strutturale. L”Europa può franare
sotto il peso delle migrazioni irregolari: ci stiamo dividendo e l”Europa rischia di pagare il conto”, aggiunge. L”ho sempre detto e ripetuto
più volte che l”Ue non può subire il traffico illegale di vite umane: non può rimanere sopraffatta da questa crudele realtà ma deve prevenirla. Come deve prevenire le minacce terroristiche. Questi due fenomeni hanno impatto negativo in Africa ma anche in Europa. Si può prevenire con una strategia larga, un approccio strutturale. L”Europa può franare sotto il peso delle migrazioni irregolari: ci stiamo dividendo e l”Europa rischia di pagare il conto. L’Europa, dividendosi, sta denunciando la propria incapacità di affrontare le migrazioni irregolari e rischia perciò di dover pagare il conto. Serve una strategia, un approccio strutturale: bisogna capire l”origine dei fenomeni
e andare all”origine ed è per questo che sono oggi nel Sahel, in Ciad, a conoscere e raccogliere elementi di prima mano e condividere strategie e obiettivi. Non ci si può illudere di contrastare il traffico illegale di vite umane intercettando una rotta o combattendo un gruppo di criminali».
E al presidente della Repubblica del Ciad Idriss Déby dice: «Grazie per l”accoglienza non meramente protocollare, calorosa:
l”ho sentita scaturire dal suo cuore e questo lo apprezzo molto perché ritengo che i rapporti personali siano fondamentale
premessa per migliorare anche le relazioni tra i nostri Paesi. Forse bisognava venire prima in visita qui, perché il suo Paese
ha un rilievo strategico anche per gli interessi dell”Italia e dell’Ue», conclude.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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