Firenze: pasticceria dentro una serra. Nasce il caffè Lietta
FIRENZE –Un giardino sotto il loggiato di piazza della Libertà, dove gustare una fetta di torta appena sfornata, un tè, un pranzo cucinato espresso o un calice di vino, per mettere in pausa la frenesia della città: nasce Caffè Lietta, unica attività di ristorazione sull’asse Fortezza-Beccaria in direzione Firenze sud, aperta dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 21.
Centocinquanta metri quadri di superficie al pubblico, 45 posti a sedere e uno scenografico laboratorio a vista nel soppalco che sovrasta gli ambienti. Il locale è dominato da un bancone di 12 metri, studiato per rispondere ai diversi momenti della giornata: dalla colazione, con un reparto dolce rifornito costantemente dalla pasticceria al piano superiore, al pranzo, con uno spazio destinato alla gastronomia e alle preparazioni espresse, fino al reparto caffetteria e bar, per la pausa caffè e l’aperitivo. Una “parete verde”, invece, accoglie piante, fiori e piccoli bouquet sempre freschi e volutamente accessibili per accompagnare dolci e cofanetti da asporto alla riscoperta del dono floreale.
Caffè Lietta nasce dall’esperienza di Francesca e Lucilla Tacconi, figlie di Lietta Cavalli, da cui la caffetteria trae nome e ispirazione. Artista, visionaria, sperimentatrice che negli anni Settanta e Ottanta ha avuto un grande successo personale, creando una particolare moda senza tempo, ancora oggi celebrata nei musei del costume nel mondo. Per le due sorelle, oggi socie sul lavoro, Lietta Cavalli è stata guida e modello per lo sviluppo di un luogo poliedrico, che mette al centro della proposta la qualità e lo stile.
Solo materie prime di altissimo livello sono ammesse nel regno del Pasticcere Giuseppe Schiaratura e dello chef Nicola Chellini, entrambi provenienti dall’esperienza dello storico Caffè Giacosa, così come il barman Riccardo Banducci, che riprodurrà con mani esperte l’intramontabile Negroni. Il Caffè Lietta, infatti, può contare su un team affiatato e già testato all’opera nel celebre locale di via della Spada, compresa Lucilla Tacconi, che lo ha guidato dal 2002 al 2017. Il Giacosa ha lasciato loro in “eredità” anche alcune delle ricette più apprezzate, tra cui la torta della nonna, preparata seguendo un metodo assolutamente tradizionale, con mandorle fresche italiane e una generosa dose di crema pasticcera fresca. O il famoso pirulo, un particolare budino, con pastafrolla ripiena di ricotta, disponibile in diverse varianti a seconda delle stagioni (alla mela fresca, alla crema di gianduia, ai frutti di busco).
La stagionalità, infatti, è un altro degli elementi che contraddistingue il Caffè Lietta: il trascorrere del tempo sarà segnato da allestimenti verdi sempre diversi curati con il coinvolgimento della Rosa Canina, oltre che da ricette in linea con gli ingredienti di filiera corta. Attenzioni che si riflettono anche nella proposta salata, con piatti cucinati espressi per la pausa pranzo, come ad esempio i vari tipi di pesto con pinoli mediterranei, verdure e ortaggi di stagione (dal cavolo nero al tradizionale basilico). Anche il pane èhome made, compreso il pancarrè dei tramezzini, personalizzabili in diretta. Ad accompagnare i vini dell’azienda di famiglia Cavalli, in particolare i rossi.