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Fiorentina salvata da Pezzella: 3-3 con la Samp. Doppietta di Muriel e arbitro disastroso. Pagelle

Chiesa Samp
Chiesa in azione: dal suo piede il passaggio decisivo per il gol del pareggio finale di Pezzella

FIRENZE – Rimedia Pezzella con un gol preziosissimo al 48′ del secondo tempo. Salvando la Fiorentina da una sconfitta che non sarebbe stata meritata, ma che sembrava inevitabile. Grande German. E Grande Chiesa, capace di fornirgli il pallone giusto, sul secondo palo, quando ormai sembrava tutto finito nel peggiore dei modi. Ma, soprattutto, grande Luis Muriel, autore di una doppietta che poteva essere decisiva. Applaudito, quando è uscito da un coro spontaneo: il Fenomeno, il Fenomeno. Pareggio rimediato in extremis, dunque. Ma partita segnata, soprattutto nel primo tempo, da un arbitro inadeguasto, non all’altezza del compito. Di Bello prima ha espulso Edimilson per doppia ammonizione non giusto, poi ha concesso una punizione assolutamente inesistente che Ramirez ha sfruttato cogliendo il momentaneo pareggio. Non è tutto: bisogna aggiungere gli errori della difesa della Fiorentina nel secondo tempo. Dopo il secondo gol di Muriel, Vitor Hugo ha toccato il pallone con la mano in area, provocando il rigore, sul quale non discuto, e rimediando l’ammonizione. Poi, nel giro di 4′ minuti, Fiorentina sotto: colpa questa volta di Milenkovic che si è fatto fregare il pallone da Quagliarella, autore di una doppietta (che lo fa salire a quota 14 nella classifica dei marcatori), ma anche di una provocazione sotto la curva Fiesole di cui un campione non dovrebbe mai rendersi protagonista. Aggiungo che ho visto una buona Fiorentina, nelprimo tempo, in particolare frazie a un centrocampo dove Edimilson era capace di conquistare palloni su palloni. Buono l’attacco (in ombra però Simeone), grazie a due perle di Muriel, ben sostenuto da Chiesa. La difesa, l’ho detto, è franata nella ripresa. Pioli? Ha sbagliato a sostituire Muriel con Laurini dopo la doppietta del colombiano. Sul 2-1 voleva alzare il muro. Invece avrebbe dovuto inserire subito Mirallas e non lasciare la squadra, sul 2-3, con il solo Chiesa davanti. Peccato, era una partita che la Fiorentina avrebbe potuto vincere. La Samp non è insuperabile, ma torna a Genova con un punto prezioso e, dal suo unto di vista, anche con il rammarico di non aver vinto. Un auspicio? Che Murel continui a far gol. Magari anche a Verona, domenica, contro il Chievo. Dove mancherà Biraghi, ammonito,che era diffidato. Coraggio e avanti

MONUMENTO – In mattinata viene inaugurato il monumento al tifoso della Fiorentina, iniziativa in memoria di chi non c’èpiù. L’ultimo a d andarsene è stato Rigoletto Fantappiè, storico appartenente alla schiera di chi ha sempre avuto la Fiorentina nel cuore. Ha partecipato un monumento vivente: Giancarlo Antognoni. Ma prima della partita si concretizza la spaccatura: di fronte alla richiesta del Centro di coordinamento viola club d’incontrare Andrea Della Valle per parlare del futuro della società e della squadra, la curva Fiesole intona il coro: Della Valle vattene oeoe… Un coro che continua, incessante, come una rinnovata dichiarazione di guerra anche quando le squadre compaiono in campo. Frattura difficilmente sanabile, a quanto pare, fra questa proprietà e una parte corposa della tifoseria. Aspettiamo l’incontro, se ci sarà. Personalmente avrei proposto la data: 30 gennaio, prima della partita dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Roma. Staremo a vedere.

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Luis Murie: grande doppietta. Che non è bastata

COPPIA – Pioli va sull’onda dei desidi di tutti: Muriel e Simeone schierati in coppia e al fianco di Federico Chiesa. Ametà campo giocano ai lati di Veretout Gerson ed Edimilson. Fuori Benassi. Ma Veretout viene lasciato libero in fase costruttiva. Edimilson fa il catalizzatore di palloni, con buon risultato, grazie alle lunghe leve che di ritrova. Fiorentina subito in avanti. Chiesa, Simeone e anche Muriel cominciano a insidiare la porta di Audero. Il centrocampo pare funzionare. Nella Samp manca Linetty, uomo di quantità. La Samp reagisce: il pericolo viene da Caprari, spalla davvero ideale per Quagliarella. All’8 buona combinazione Chiesa-Edimilson, con tiro fuori di pochissimo, dopo azione propiziata da Muriel. Al 10′ Edimilson libera Chiesa che entra in area e tira, ma la conclusione è imprecisa. All’11’ Muriel la mette benissimo alcentro: arriva Gerson che sbuccia clamorosamente il pallone davanti ad Audero. Ma come si fa a sbagliare così?

Fiorentina Samp
Biraghi in azione: è stato ammonito. Salterà la partita di Verona con il Chievo

ARBITRO – Pochi secondi dopo è peggio: è ancora Chiesa a mettere al centro. Simeone si fa murare da Sala e Audero al momento di battere a rete. E’ solo angolo… Al 18′ ancora Simeone, lanciato da Chiesa, non tira: stoppato da Tonelli, che devia in angolo. Al 23′ brutto episodio: calcio di Ramirez a Biraghi che resta a terra. Di Bello non vede. Un attimo dopo lo stesso arbitro inverte una punizione: fallo netta di Tonelli su Muriel: punizione alla Samp. Non basta ancora: rifallo di Ramirez su Milenkovic. Ci starebbe ilgiallo. Che non arriva. Pericolo Samp al 28: scende Jankto a sinistra, pallone sul secondo palo per Quagliarella, solissimo, che cicca la conclusione a porta vuota. Uff che rischio…

MURIEL I – La Fiorentina fa gioco e arriva spesso in area avversaria e al 34′ ariva il gol: Muriel porta avanti il pallone, Simeone s’inserisce per aiutarlo all’ingresso in area, il colombiano fa partire un rasoterra basso quando tutti i difensori cercano di saltargli addosso e quel pallone caracollante va indiagonale, inesorabile, fin dentro la rete doriana. Eccolo il primo gol ufficiale di Muriel in viola. Contro la sua ex squadra. Lui alza le braccia, missione compiuta. I compagni lo sommergono in in grande abbraccio collettivo.

RAMIREZ – Al 38′ brutto colpo per i viola: Edimilson, già ammonito, arpiona Ramirez a metà campo. Di Bello estrae il giallo e, subito dopo, il rosso. Espulso. A termini di regolamento ci sta, ma il metro di giudizio, fatemelo dire, non è stato lo stesso,fino a questo momento, rispetto ad altri fallacci doriani. Peccato perchè Edimilson, nonostante le critiche, a me è piaciuto, soprattutto per i tanti palloni vaganti conquistati a metà campo. Infatti esce fra gli applausi. Ma gli errori dell’arbitro cominciano a sommarsi: al 42′ Milenkovic viene accerchiato e steso in rea. Poteva starci il rigore per la Fiorentina. Invece, nella ripartenza, arriva il pareggio, propiziato proprio dall’arbitro: che concede una punizione molto dubbia da fuori area per un fallo (per me inesistente) di Veretout su Ekdal. Batte Ramirez, pallone sul palo e in rete, con Lafont incolpevole. E’ il 44′ Franchi in coro verso Di Bello: buffone, buffone…

CONTESTAZIONE – Un coro che diventa addirittura rabbioso dopo l’ennesimo fallo di difensori sullo stesso Veretout. Che ne ha tre addoso capaci di scaraventarlo in terra. Nessun cartellino. Di Bello, imperterrito, continua a dirigere a senso unico: ma non si rende conto dei suoi errori? Assistenti e quarto uomo non lo supportano? Il primo tempo si chiude sull’1-1, ma è inutile aggiungere che le decisioni dell’arbitro pesano su questo risultato. Sia per l’espulsione di Edimilson (la prima ammonizione era stata almeno frettolosa) e anche la punizione diretta che ha fruttato il gol di Ramirez. E quando torna in campo, l’arbitro viene accolto con un altro coro: buffone, buffone.

DABO – In avvio di ripresa, Pioli toglie Simeone e inseriesce Dabo, per guardarsi le spalle. E nella Samp c’è Saponara al posto di Ramirez. L’allenatore, Marco Giampaolo, si è accorto che Ramirez, oltre al gol, ne aveva combinato parecchie riuscendo a cavarsela per gli occhi chiusi (diciamo così…) di Di Bello. Che al 4′ dovrebbe ammonire (stavolta sì) Muriel, ma lo grazia. Consapevole di aver sbagliato tanto prima? La legge della compensazione è quella che gli arbitri non dovrebbero mai applicare. Significa che Di Bello non è all’altezza del compito. Uno dei peggiori di questa stagione, ed è tutto dire… Senza Edimilson davanti, la Samp ha più libertà di movimentro a metà campo. La Fiorentina tenta le ripartenze, grazie al generosissimo Veretout. Si susseguono i falli dei doriani: l’arbitro fischia e si prende applausi di scherno.

MURIEL II – Al 15′, nonostante l’uomo in meno, la Fiorentina riparte bene con Chiesa: atterrato a metà campo da Jantko. Ammonito. La Samp riprende a macinare gioco: l’uomo in più l’avvantaggia oltre misura. Saponara suggerisce e prova a tirare: sembra un altro giocatore rispetto a quello visto a Firenze. La Fiorentina non si arrende: riparte bene e sfiora il gol in un paio d’oocasioni. Eppoi lo centra al 25′ con un capolavoro a quattro gambe: quelle di Chiesa, capace di liberare Muriel in una prateria solitaria. Contropiede puro e rapido: Muriel scatta benissimo, ha birra nelle gambe, non si fa prendere, arriva in area e indirizza la palla nell’angolino alla destra di Audero, inesorabilmente battuto.Ovazione per Muriel al 31′ quando Pioli lo sostituisce con Laurini. Il Franchi grida: Il Fenomeno, il Fenomeno.

QUAGLIARELLA I e II – La Samp reagisce rabbiosamente. Pezzella e Vitor Hugo sono sotto pressione. Laurini s’inserisce bene e permette a Milenkovic di fare il terzo centrale. Purtroppo Hugo tocca con la mano. Rigore e ammozione. Batte Quagliarella: gol. Il suo errore? Esulta sotto la Fiesole, sfidando i tifosi viola. E si prende di tutto. Ma perchè un campione deve avere atteggiamenti così sbagliati? Per la Fiorentina diventa difficile. Davanti resta solo Chiesa. E la Samp ne approfitta. Al 40′ Milenkovic si fa piccionare da Quagliarells che segna la doppietta. Ahi, ahi, ahi difesa della Fiorentina. Pioli toglie Vitor Hugo per far entrare Mirallas, estremo tentativo di rimettere in piedi una partita compromessa.

PEZZELLA – Accenno di rissa in pieno recupero. La Samp vuole perdere tempo e scatena la bagarre. Ammoniti Veretout e Murru. Ma la Fiorentina non molla e attacca: Chiesa raccoglie un pulitissimo pallone al limite destro dell’area e lo mette sul secondo palo dove, spunta, da solo, Pezzrella. Che segna, pareggia e si toglie la fascia rivolgendo il pensiero ad Astori. Finisce meglio di come sarebbe potuta andare. Ma un po’ di rammarico, per gli errori della difesa, e di un arbitro irritane, soprattutto nel primo tempo, lasciatemelo esprimere.

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Bennucci

Sandro Bennucci

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