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Fiorentina da infarto: batte 3-4 il Chievo. Con Chiesa (2 gol), Muriel e Benassi. Pagelle

Chiesa esulta dopo il primo dei due gol al Chievo

VERONA – Applausi a Federico Chiesa. E’ stato lui, con due gol, a regalare alla Fiorentina una vittoria soffertissima in una partita finita 3-4, nella quale è successo di tutto. E che sembrava indirizzata benissimo dopo un gol di Muriel dopo appena 4′. Il terzo gol del colombiano in due partite, che nel finale ha preso anche un palo. Invece i viola, incredibili kamikaze, sono stati capaci di complicarsi la vita come a nessuno riesce così bene. Ripeto: è successo di tutto. Due rigori concessi al Chievo, uno trasformato da Pellissier e uno parato, con grande intuito, da Lafont. L’espulsione di Benassi che, parando un tiro avversario al posto del portiere, ha provocato il primo rigore per i veneti (quello trasformato). C’è stato anche un gol annullato a Giaccherini perchè, su rimessa da codice penale di Lafont, il pallone non era uscito dall’area e il realizzatore mancato, Giaccherini, aveva un piede sulla linea bianca. Poi la lotta, serratissima, fino al settimo minuto di recupero. Ma vi consiglio di leggere la cronaca per rivivere le emozioni, una dietro l’altra. In fase di commento devo aggiungere che a complicare le cose è stata la difesa, che sembra diventata un rompicapo per tutti: in genere è solida, ma commette errori da campionato giovanile. Come domenica scorsa contro la Sampdoria, Pezzella è stato colto da amnesie, in coppia con Vitor Hugo. Il primo gol del Chievo, segnato da Stepinski su cross di Depaoli, ha trovato il tandem centrale viola dormiente. Ed è stato così anche in altre varie situazioni di gioco. Il centrocampo? Malino nel primo tempo, con un Norgaard a disagio contro i più dinamici veneti che non sono comunque dei campioni. Bene l’attacco: bravo Muriel a far breccia al 4′ su assist del giovane e bravo Hancko (lui sopra la media, come rendimento) e straordinario Chiesa: come sempre e e più di sempre. Ma non male Simeone, capace di servire Benassi in occasione del secondo gol della Fiorentina. Pioli? Non buon la scelta di far giocare Norgaard dall’inizio. Poi ha dovuto cercare di tamponare le falle dopo l’espulsione di Benassi. Fiorentina in dieci come contro la Samp. Brava tuttavia a stringere i denti nel finale: dopo il la doppietta di Chiesa che ha portato i viola su 2-4 ecco il gol di Djordjievic: 3-4. E il finale con cinque minuti di recupero diventati sette. E la forza di resistere. Tre punti doverosi ma non scontati, con il Chievo che recrimina per un presunto rigore non concesso e per quel gol annullato a Giaccherini. Tre punti indispensabili per continuare la difficilissima corsa verso l’Europa. Una corsa che potrebbe essere facilitata dall’arrivo, subito, di un centrocampista. Ma la dirigenza, da questo orecchio, pare non voler sentire.

Muriel colpisce sicuro e batte Sorrentino: è il suo terzo gol nella Fiorentina in due partite. Colpirà anche un palo nel finale

MURIEL – Fa molto freddo. Assente Milenkovic, rientrato Firenze per febbre, Pioli schiera Laurini conferma l’idea di schierare Hancko al posto dello squalificato Biraghi. Poi sceglie Norgaard a metà campo per liberare Veretout come propulsore del gioco viola. Davanti Muriel, Simeone e Chiesa. Nel Chievo fuori Radovanovic, ormai giocatore del Genoa. Pronti via er viola (in maglia azzurra) subito in gol. E’ il 4’: azione al limite dell’area verionese. Hancko mette palla in area che Depaoli non controlla, Muriel va davanti a Sorrentino e lo infila con un tiro sotto la traversa. Terzo gol di Muriel con la maglia della Fiorentina. Bravo Luis! M bravo anche Hancko: il ragazzo slovacco, 21 anni compiuti a dicembre, ha personalità e precisione.

L’arbitro Chiffi al monitor: annullerà il gol di Giaccherini

VAR – Reagisce il Chievo. E la difesa viola fa flop. Prima Vitor Hugo si fa dribblare da Pellissier, pallone a Stepinski che tira: Lafont devia in angolo. Poi la clamorosa rimessa del portiere che offre il pallone incredibilmente a Giaccherini che entra in area prima che il pallone esca dall’area. Giaccherini segna, ma Chiffi chiede l’intervento del Var. A norma di regolamento il pallone deve uscire dall’area. Il piede di Giaccherini era sulla linea bianca. E’ vero che l’International board (l’organo che decide le regole) stia pensando di abolire questa norma, ma è altrettanto che finora la norma vale. Chiffi va al monitor e annulla. Giaccherini s’infuria ma limita la protesta. Un attimo dopo giallo per Benassi: giallo su Hetemaj. Decisione discutibile. Benassi, diffidato, salterà la trasferta di Udine.

BENASSI – Il Chievo chiede un rigore per presunto fallo di Pezzella su Pellissier davanti a Lafont. La Fiorentina riparte e raddoppia. Simeone sfonda sulla destra, serve Benassi che calcia di precisione e batte di nuovo Sorrentino. Raddoppio viola. Settimo gol di Benassi in campionato. Diciamo partita sul velluto. Chievo sfortunato. Sorrentino protesta e viene ammonito. Ancora un problema per Di Carlo: Tomovic cade in un contatto di gioco ed esce addirittura in barella. Al suo posto Cesar.

La gioia di Muriel dopo il primo gol

STEPINSKI – Al 38’ ennesima frittata della difesa viola. De Paoli va via a destra, cross teso al centro per Stepinski che, di testa, svetta in mezzo a Pezzella e Vitor Hugo e la mette dentro. Quinto gol per Stepinski in questa stagione. Ma non si possono prendere gol così. Incredibile: la difesa viola è sicuramente una delle più forti del torneo, Pezzella è un signor difensore e Vitor Hugo un centrale assai promettente, eppure ci sono momenti in cui commettono errori inconcepibili. E torna fuori il problema della Fiorentina di quest’anno: gestire il vantaggio e controllare la partita. Anche perché il centrocampo non è il massimo: Norgaard sbaglia e soffre contro Etemaj, De Paoli e compagni. Prima del riposo azione pericolosa di Simeone e colpo di testa alto di Hancko. Quindi punizione di Giaccherini che finisce di poco oltre l’incrocio dei pali alla sinistra di Lafont. Filano via, non senza qualche batticuore, i 5’ di recupero.

PELLISSIER – In avvio di ripresa, Pioli cerca di sistemare proprio il centrocampo: fuori Norgaard e in campo Gerson. Chievo subito pericoloso: tiro di Giaccherini da oltre 20 metri. Lafont para in due tempi. Quindi fallaccio di Rigoni su Veretout. Giallo, giusto, per il giocatore del Chievo. Fiorentina un po’ pressata. Poi vicinissima al gol. L’assist è addirittura di Lafont che lancia con precisione chirurgica Muriel che scatta bene ma quando arriva, solissimo, davanti a Sorrentino sbaglia clamorosamente l conclusione. Peccato. Vrebbe potuto chiudere la partita. Invece arriva il patatrac. Rovesciamento di fronte: Chievo in attacco, Benassi para un tiro pericoloso sostituendosi a Lafont. Rigore ed espulsione. E’ il 15’: batte Pellissier ed è il pareggio. Ahi, ahi. Pioli toglie Simeone e inserisce Dabo. Ma come si fa a compromettere le partite così? Stesso copione, più o meno, visto con la Sampdoria.

CHIESA – Cerca di ritirare le fila la Fiorentina. Che l 21’ sfiora il gol: traversa di Chiesa che salta tre avversari ma quando colpisce, crede a colpo sicuro, prende in pieno il legno. E subito dopo i viola rischiano: la difesa traballa parecchio. Gerson deve sostituirsi ai difensori per respingere di testa anticipando Pellissier e Stepinski. Al 30’ è Lafont che si oppone a Rigoni. Spinge il Chievo e la Fiorentina è costretta a soffrire. Di Carlo toglie Stepinski e inserisce Djordjevic. Ma la classe di Chiesa fa rialzare la testa ai viola. Ripartenza. Palladi Dabo per Chiesa che segna da sinistra infilando Sorrentino in diagonale. E’ il 34’. Grande Federico!

LAFONT – Non basta: palo di Muriel. Ma anche qui è terrificante il rovesciamento di fronte: mani di Gerson. Rigore generosissimo per il Chievo. Batte Pellissier, ma Lafont stavolta intuisce, respinge e salva il vantaggio. Però la Fiorentina contrattacca: bravissimo Gerson che tocca per Chiesa che calcia con il destro e supera ancora Sorrentino. E’ il 41’. Quattro a due. Purtroppo non basta ancora. Il Chievo accorcia al 44’ con Djordjevic servito da Depaoli capace di sfondare sulla destra. Difesa troppo vulnerabile. Ora è battaglia finale. Il recupero si protrae fino a sette minuti. Il Chievo ci prova in tutti i modi a trovare il pareggio. La Fiorentina resiste. E porta a casa un vittoria soffertissima, ma direi preziosissima.

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Sandro Bennucci

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