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Firenze: al Teatro Puccini Paolo Rossi reinventa Molière e gli Oblivion la Bibbia

PAOLO ROSSI Da Moliere A George Best 01
Paolo Rossi in «Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles»

FIRENZE – Giovedì 31 gennaio Paolo Rossi, uno dei comici italiani più incisivi, si presenta al Teatro Puccini nella veste di regista e interprete de «Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles», quarta tappa del viaggio attorno al pianeta Molière: un varietà onirico di diversi numeri e di diversi livelli di espressioni artistiche, che spaziano dalla prosa alla musica. Ancora una volta si incrociano con le visioni del tempo presente la storia del conflitto tra il potere e i fuorilegge, intesi come coloro che vivono ai margini della strada e non hanno voce, il bilico tra la scena e la vita, tra il teatro e il potere.

Spiega Paolo Rossi: «Lo spettacolo non è né la ripresa di “Stasera si recita Moliere” né della “Recita di Versailles”, ma la puntata successiva, l’ultima che continua la serie […] perché la serialità, è ora che il popolo pubblico sappia, l’ha inventata Shakespeare e non Netflix. Lo spettacolo è un varietà onirico, patafisico, metafisico, direi meglio, surreale ma a tempo inverso. La trama dovrebbe restare quella di una compagnia teatrale italiana che deve raggiungere Versailles, inteso come luogo simbolico e terra di fuorilegge. I tempi, pur parlando dell’oggi, non sono i nostri e quindi non è teatro di cronaca né di memoria, bensì un teatro che immagina il passato per ricordarsi il futuro che ci aspetta».

L’onda surreale prosegue sabato 2 e domenica 3 con «La Bibbia riveduta e scorretta» degli Oblivion. Germania 1455, Johann Gutenberg introduce la stampa a caratteri mobili creando l’editoria e inaugurando di fatto l’Età Moderna. Conscio della portata rivoluzionaria di questa scoperta, Gutenberg sta per scegliere il primo titolo da stampare. Al culmine della sua ansia da prestazione bussa alla porta della prima stamperia della storia un Signore. Anzi, il Signore. È proprio Dio che da millenni aspettava questo momento. Dio si presenta con un’autobiografia manu-scolpita di suo pugno su lastre di pietra e chiede a Gutenberg di pubblicarla con l’intento di diffonderla in tutte le case del mondo e diventare così il più grande scrittore della storia. Gutenberg, da bravo teutonico, è molto risoluto e sa bene cosa cerca il pubblico in un libro. Cercherà quindi di trasformare, con ogni mezzo possibile, quello che lui considera un insieme di storie scollegate e bizzarre in un vero e proprio best seller: La Bibbia. Tra discussioni infinite, riscritture e un continuo braccio di ferro tra autore ed editore, nella tipografia prenderanno vita le vicende più incredibili dell’Antico e Nuovo Testamento, le parti scartate e tutta la Verità sulla Creazione del mondo, finalmente nella versione senza censure. Per la prima volta gli Oblivion si mettono alla prova – senza che nessuno glielo abbia chiesto – con un vero e proprio musical comico. Un nuovo irresistibile show “Oblivionescamente” dissacrante che lascerà il pubblico senza fiato. Una Bibbia riveduta e scorretta.

Teatro Puccini (Via delle Cascine 41, Firenze, 055.362067, 055.210804, www.teatropuccini.it).

Giovedì 31 gennaio ore 21: Paolo Rossi in «Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles». Biglietti 25 / 20 euro.

Venerdì 1 e sabato 2 febbraio ore 21: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ovvero gli Oblivion in «La Bibbia riveduta e scorretta». Biglietti esauriti.

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