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Sea Watch: equipaggio interrogato fino a tarda notte dalla polizia giudiziaria

Watch

CATANIA – Sono stati ascoltati fino a tarda ora i componenti dell’equipaggio e il comandante della nave Ong Sea watch 3 che è sbarcata ieri mattina al porto di Catania. Gli uomini di Guardia Finanza, Polizia e Capitaneria di porto sono saliti sulla nave subito dopo la fine dello sbarco dei 47 migranti, tra cui 15 minori non accompagnati. Ma, a quanto si apprende, fino a questo momento, non è stato disposta alcun provvedimento nei confronti della nave. Ieri si era sparsa la voce che il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro volesse sequestrare la nave. Ma per ora non si registrano indagati. Mafino a tarda sera non è stato autorizzato il cambio equipaggio.

Sono arrivati – intanto – nell’hotspot di Messina i 32 migranti maggiorenni sbarcati al porto di Catania. Resteranno nella struttura della Città dello Stretto, dove sono stati trasferiti con un autobus, in attesa di conoscere le loro destinazioni nei Paesi europei che si sono detti disponibili ad accoglierli. I 15 minorenni non accompagnati sono già tutti in un centro di accoglienza di Catania.

“La #SeaWatch è arrivata a Catania – così su Twitter la Ong Sea Wacth -. Siamo contenti che il calvario sia finito per i nostri ospiti. Auguriamo loro il meglio. Speriamo che l’Europa possa accoglierli e permettergli di vivere come meritano. #DefendSolidarity #United4Med”.

Appena concluso lo sbarco di migranti a bordo della Sea Watch personale della squadra mobile della Questura, della guardia di finanza e della Capitaneria di porto per l’avvio di indagini di routine disposte dalla Procura di Catania secondo un protocollo consolidato nel tempo. Eseguiti accertamenti di rito, come quelli amministrativi e l’identificazione di eventuali scafisti.

Il commento del ministro Salvini: «Siamo al lavoro per risolvere definitivamente il problema, sigillando le acque territoriali italiane alle navi sgradite come quelle delle Ong, mentre gli altri chiacchierano e denunciano, rivendico la linea della fermezza e l’obiettivo raggiunto». Il titolare del Viminale sottolinea poi che otto paesi Ue hanno deciso di accogliere i migranti della Sea Watch, mentre ai tempi del Pd l’Italia accoglieva tutti senza fiatare. E ha aggiunto: «ho difeso i confini di questo Paese, l’ho fatto e lo continuerò a fare. Stiamo verificando con ministro delle Infrastrutture chi far entrare e chi no, per verificare se ci saranno altri trafficanti di esseri umani. Non mi sostituisco ai giudici – ha spiegato – ma mi risulta che ci siano più elementi di irregolarità nella Sea Watch: col mare in tempesta invece di andare in Tunisia sono venuti in Italia. Quanto meno strano», ha affermato il vicepremier rispetto all’ipotesi del possibile sequestro della nave


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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