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Bankitalia: Visco conferma l’allarme recessione per l’Italia

ROMA – Dopo l’annuncio del premier Conte, anche Bankitalia conferma che l’Italia è in recessione. Le prospettive dell’economia italiana «sono oggi meno favorevoli di un anno fa. Sono gravate dal rischio al ribasso che hanno in parte origine estera, ma che continuano a riflettere in misura significativa le debolezze del nostro Paese». Lo dice il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al 25esimo Congresso Assiom Forex in corso a Roma, indicando tra queste debolezze «in primo luogo l’incertezza sulla crescita, oltre che sull’ orientamento della politica di bilancio e sulla ripresa di un percorso credibile di riduzione del peso del debito pubblico sull’economia. Dopo l’accordo con la Commissione Ue per il bilancio 2019, restano da definire molte questioni, a partire dalle clausole di salvaguardia Iva».

La politica monetaria decisa dalla Bce da sola non basta: per «poter fruire appieno dei benefici derivanti dalle condizioni espansive» è necessario «il contributo delle riforme volte a ridurre le debolezze strutturali della nostra economia, debolezze che accentuano le difficoltà congiunturali». «Occorrono progressi decisi – spiega Visco – nella creazione di un ambiente più favorevole all’innovazione e all’attività d’impresa, va incentivata la partecipazione al mercato del lavoro, innalzata la qualità del capitale umano, aumentata l’efficienza dei servizi pubblici. Dal 1999 il tasso di crescita annuo dell’economia italiana è risultato in media inferiore di un punto a quello dell’area dell’euro. In assenza di risultati consistenti sul piano strutturale, quelli che a livello internazionale sono rallentamenti di natura congiunturale tendono da noi a trasformarsi in un ristagno o in un calo dell’attività produttiva. Un’uscita senza accordo del Regno Unito dall’Unione europea può avere conseguenze pesanti, anche se gli effetti diretti legati all’interscambio commerciale, gravi per il Regno Unito, potrebbero essere contenuti per l’Italia e per il complesso dei paesi dell’Unione», continua Visco. «Eventuali malfunzionamenti dei mercati finanziari potrebbero avere ricadute di rilievo per tutti i paesi coinvolti. A questo aspetto si sta prestando massima attenzione».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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