La santa Candelora: il detto che, secondo la tradizione, fa prevedere la fine dell’inverno
ROMA – Per scoprire il tempo che farà nei prossimi mesi, oltre che alle previsioni meteo possiamo affidarci anche ai detti popolari. Oltre al famoso «Terzo aprilante quaranta dì durante», esiste altro detto, molto conosciuto in Italia: «Per la Santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora». È questa la filastrocca che tutti canticchiamo ogni anno il 2 febbraio il giorno – appunto – della Candelora. Ma qual è il significato di questa antico modo di dire e quali sono le sue origini?
In molte culture, non solo quella italiana, il giorno della Candelora ha assunto il significato di prevedere la fine dell’inverno. Poiché, infatti, il 2 febbraio si trova a metà strada tra la stagione fredda e la primavera, nel giorno della Candelora è tradizione prevedere come sarà il tempo nelle settimane a venire. In generale, se il 2 febbraio è giorno di maltempo, vuol dire che l’inverno è già finito.
Come ogni antico modo di dire ne esistono molte varianti, anche discordanti tra di loro. Ad esempio «Con la Madonna Candelora dall’inverno siamo fora, ma se piove e tira vento all’inverno siamo dentro».Quindi se il 2 febbraio piove e c’è vento forte, vuol dire che l’inverno sarà ancora lungo. L’esatto contrario della credenza citata prima.
La Candelora è però soprattutto un’antica festa religiosa. Per la Chiesa Cattolica il 2 febbraio si cebra la Presentazione al Tempio di Gesù. Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo luce che illumina le genti. Come molte celebrazioni cristiane, anche la Candelora trae origine da alcuni culti precristiani. Nell’Antica Roma nel mese di febbraio si celebravano i Lupercali, una antichissima festività legata al culto della purificazione.