Gradimento dei leader del governo: ex aequo Salvini – Conte (60%), crolla Di maio (50%). Sondaggio Demos
ROMA – Dopo gli incidenti internazionali causati dal maldestro duo Di Maio – Di Battista, il governo giallo vverde torna in bilico, con i contrasti e dissidi interni, soprattutto sul tema della Tav Torino – Lione. ma nel frattempo da giallo-verde sembra mutarsi in verde-giallo, con il vicepremier Luigi Di Maio superato, per leadership e gradimento, non solo da Matteo Salvini ma anche dal premier Giuseppe Conte. Sono le principali novità della maggioranza di governo a oltre 10 mesi dalle ultime elezioni politiche, come risulta dal sondaggio dell”Atlante politico di Demos realizzato nei giorni scorsi per conto di Repubblica.
In base al sondaggio, pubblicato il 3 febbraio sul quotidiano con il commento del fondatore di Demos Ilvo Diamanti, a quasi un anno dal voto del 4 marzo, non è cambiata la maggioranza fondata sull”alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega e sancita dal contratto di governo. Diversi sono invece i rapporti di forza interni: rovesciati, secondo Diamanti.
Insieme a marzo, i due partiti superavano appena il 50%, ora sfiorano il 59. Partito dominante è diventato la Lega al 33,7% (era al 17,4% il 4 marzo) mentre il M5s è sceso progressivamente e ora è a quota 24,9% (a marzo era al 32,7), quasi 8 punti in meno delle politiche. In
calo tutti i principali partiti di opposizione tranne il Pd, che tiene (è al 18,2%, a marzo al 18,7), e Forza Italia con la perdita maggiore (-5 punti percentuali, dal 14 al 9,4 di gennaio).
Tra i politici, alla domanda chi è il leader dell”attuale governo, gli intervistati non hanno dubbi: per il 56% è Salvini (a ottobre era così per il 58% degli italiani), mentre l”altro vicepremier è così per il 9%, contro il 14 dell”autunno scorso. Vero outsider è Conte, unico a reggere il confronto con il vice leghista: per il 22% delle persone interpellate da Demos, è lui il leader del governo, guadagnando sei punti in più di ottobre.
Inoltre, sul podio del gradimento dei leader c’è un ex aequo tra Salvini e Conte (al 60% dei consensi), contro Di Maio a dieci punti di distanza (era al 53% a ottobre). Sott’esame anche il reddito di cittadinanza, una delle principali misure del governo del cambiamento e vanto dei 5 Stelle: è considerata indispensabile al centrosud e al centronord (rispettivamente per il 21 e 12%) contro il 6-7% di nordest e nordovest. E” dannosa per il 43% degli intervistati al nordest e il 36% del centronord. In genere sul provvedimento, senza fare distinguo
geografici, il 48% degli italiani ha risposto che è utile ma non una priorità, il 32% lo crede dannoso e il 13% indispensabile.
Sondaggio realizzato tra il 28 e 30 gennaio da Demetria con metodo mixed mode (Cati-Cami-Cawi) su una base di 1006 casi di
italiani, maggiorenni, con un margine di errore del 2,9%.