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Diciotti: no processo a Salvini dalla Giunta del Senato (16-6 l’esito del voto). Il Pd: «Vergogna!»

Matteo Salvini: la Giunta del Senato ha detto no al processo per sequestro di persona

ROMA – No al processo contro Salvini. La Giunta per le Immunità del Senato respinge la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di poter processare il ministro dell’Interno Matteo Salvini con l’accusa di sequestro di persona aggravato, per non aver fatto sbarcare per 5 giorni 177 migranti dalla nave Diciotti. I voti a favore della proposta del presidente della Giunta Maurizio Gasparri di dire no all’autorizzazione sono stati 16, mentre 6 i contrari.

Il senatore e capogruppo M5S in Giunta, Michele Giarrusso, aveva annunciato in Giunta per le Immunità un voto favorevole compatto dei 5S alla relazione di Maurizio Gasparri, contro l’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini sul caso Diciotti. «Nessuna svolta garantista, parliamo di una situazione nuova rispetto al passato e il Movimento ha voluto interrogare i propri iscritti e la risposta è
condivisibile». Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a proposito della votazione sul caso Diciotti e la richiesta di autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sottolineando che «andiamo avanti a testa alta, portando avanti i principi del Movimento Cinque Stelle». Bonafede, interpellato a margine di un’audizione dinanzi alla Commissione Ecomafie, ha aggiunto che si tratta di «una situazione nuova rispetto al passato», e a chi ha sottolineato che non c’è più la maggioranza bulgara visto che i votanti sulla piattaforma Rousseau si sono divisi fra 59% contro l’autorizzazione a procedere e il 41% a favore il ministro ha
osservato che «ha partecipato il numero più elevato di persone nella storia delle votazioni indette dal Movimento. Questo, ha aggiunto dà il senso di partecipazione. Questo è un caso che abbiamo ritenuto eccezionale».

Non appena il presidente della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama Maurizio Gasparri e i commissari sono usciti dall’Aula di Sant’Ivo alla Sapienza, dopo aver detto no all’autorizzazione a procedere per Salvini sul caso della nave Diciotti, i senatori del Pd che protestavano nel cortile hanno cominciato a gridare: «Vergogna e onestà. Giarrusso vergogna» all’indirizzo del parlamentare pentastellato. Il quale ha risposto facendo il gesto delle manette.


Sandro Bennucci

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