Editoria: E’ morta Marisa Monti Riffeser, presidente della Poligrafici editoriale
BOLOGNA – E’ morta Marisa Luisa Monti Riffeser, presidente di Poligrafici editoriale, la società che edita La Nazione, Il Resto del Carlino er Il Giorno. Era anche vicepresidente di Monrif. La notizia dell”improvvisa scomparsa è stata diffusa dalle due società con un comunicato congiunto.
Marisa aveva 88 anni. Era nata a Ravenna il 28 dicembre 1930. Suo padre, Attilio Monti, è stato il fondatore del gruppo editoriale che controlla Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. Il figlio, Andrea Riffeser Monti, è vicepresidente e amministratore delegato di Poligrafici editoriale. e anche presidente della Fieg, la Federazione italiana degli editori dei giornali. Sul sito del gruppo, Quotidiano.net, vengono ricordati alcuni tratti del suo carattere: Si schermiva se qualcuno l’avvicinava alla mitica Katharine Graham, la proprietaria del Washington Post, ma Marisa Monti Riffeser è stata pur sempre l’unica donna editrice di quotidiani nella storia del nostro paese e con il figlio maggiore Andrea ne ha guidati un bel numero”.
Marisa Monti Riffeser aveva tre figli: Andrea, Claudio e Monica. Oltre che nell’editoria, è stata impegnata nel campo della moda con la griffe Monriff, specializzata nella produzione di accessori per il tempo libero e in particolare per l’equitazione. La vita non le aveva risparmiato dure prove – viene ricordato su Quotidiano.net – come la prematura perdita del marito. Ma alla sua famiglia è rimasta fedele per sempre e non ha mai voluto risposarsi dicendo: Ho avuto tre figli, un matrimonio stupendo, perché cercare altro?”.
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Ho avuto il privilegio di conoscere la signora Marisa negli oltre quarant’anni del mio lavoro alla Poligrafici Editoriale (all’inizio a Stadio, poi a La Nazione) e, sotto una maschera apparentemente rigida, ho conosciuto una donna sensibile, legatissima alla sua famiglia e all’Azienda di cui andava giustamente orgogliosa. Per tutti i dipendenti del Gruppo, giornalisti e non giornalisti, era una persona importante. Che certamente mancherà.
Sandro Bennucci