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Giornata della disconnessione: Allegri dice addio ai social, non li utilizzerà più

Massimliano Allegri
Massimiliano Allegri, livornese, allenatore della Juve

TORINO – «Uno strumento valido, ma non per tutti come tante cose della vita…». Nella giornata della disconnessione, in cui tutti sono chiamati a riflettere sull”utilizzo degli smartphone, Massimiliano Allegri spiega il perché del suo addio ai social. Una cosa normale per il
tecnico della Juventus, l”ultimo di un lungo elenco di personaggi noti che hanno scelto di sottrarsi al vortice digitale che tutto giudica, a torto e a ragione, dando diritto di parola – come diceva Umberto Eco – «a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino».
Trovo normale essere entrato sui social, altrettanto uscirne, sostiene Allegri, meravigliato dal clamore della sua scelta. «Non sono mai stato un grande seguace, scrivevo un messaggio dopo la partita», osserva rivelando di avere maturato l’addio a cena. «Non ricordo di cosa parlavo, sono solo uno che è uscito dai social, se non torniamo alla normalità allora tutto diventa un problema».
Strumento imprescindibile per parlare in modo diretto con i propri fan, ma anche droga da cui alle volte ci si deve disintossicare, i social sembrano essere per Allegri quanto ha dichiarato in questi giorni Lady Gaga dopo che le voci sul presunto flirt con Bradley Cooper sono diventate virali, ovvero la toilette di internet. Quando si legge di pedofilia o di stalking viene tutto dai social, perché la gente si nasconde,
sostiene l’allenatore, oggetto di insulti, anche pesanti, dopo la sconfitta con l’Atletico Madrid. Ho sentito in giro queste cose, i social non li leggo”, ribadisce sostenendo di «accettare le critiche: se costruttive fanno bene, ma se si perde di vista la realtà, non è un problema mio. Non è Allegri – conclude – che non capisce niente, che pure ci sta. È un problema sociale…».

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