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Prato: tensione ma nessun incidente alle manifestazioni contrapposte. Insultato Gard Lerner

Fn

PRATO – Senza particolari incidenti, per fortuna, la giornata pratese caratterizzata dalle manifestazioni contemporanee di Forza Nuova e dalla contromanifestazione dei movimenti e partiti antifascisti, delle forze di sinistra con anche il Pd e Mdp.

Il presidio – corteo di Forza Nuova a Prato, ha scatenato polemiche roventi per la concessione dello spazio a Forza Nuova, che ha dichiarato di scendere in piazza per una nuova Italia anche se per molti in realtà la formazione di estrema destra ha voluto celebrare i cento anni dalla nascita dei Fasci di Combattimento.

«Forza Nuova non si ferma davanti ai diktat dell’Anpi. Tra l’altro chiederò che gli siano privati i fondi che gli arrivano dal ministero della Difesa, dalla Regione e dal Comune», ha affermato Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, dalla testa del corteo arrivato in piazza del Mercato Nuovo a Prato. In tutto circa 200 persone. «La procura ha aperto un fascicolo? Mi fa piacere, ci dicessero chi ha fatto apologia, ma soprattutto a quanti italiani interessa il reato di apologia del fascismo». E ha aggiunto: «Volevamo manifestare contro le politiche sull’immigrazione e dove farlo se non a Prato, città simbolo di una immigrazione fuori controllo?»

Il comizio è stato aperto da Augusto Gozzoli, segretario provinciale di Fn a Pisa, che ha criticato il goevrnatore Enrico Rossi, il sindaco Matteo Biffoni e il vescovo Franco Agostinelli. Alcuni partecipanti hanno invece esposto manifesti (Dio, Patria e famiglia”) e urlato slogan (“L’Italia agli italiani”), non sono mancati i saluti romani. In piazza si è affacciato anche Gad Lerner, al quale un ignoto manifestante ha gridato: “Ebreo”. La sua risposta: “Sì, sono ebreo”.

Demo

In Piazza delle Carceri, al presidio antifascista, circa 5.000 i partecipanti. Numerose, in questa piazza, le bandiere di Pd, Giovani democratici, vessilli sindacali di Cgil, Cisl, Uil oltre a quelle di Rifondazione Comunista. In piazza i giovani democratici sventolano anche una bandiera dell’Unione Europea. In piazza delle Carceri era presente il presidente della giunta regionale toscana, Enrico Rossi. «Queste persone dovrebbero ringraziare l’antifascismo, la Resistenza, la Costituzione, che consente loro di poter commemorare con una modalità che a mio parere ha a che fare con l’apologia di fascismo, un episodio con conseguenze per il Paese, cioè la costruzione dei Fasci di combattimento, da cui sono derivati per il Paese vent’anni e più di rovine, lutti, perdita di libertà e distruzione del tessuto democratico». Parlando con i giornalisti, Rossi ha detto: «Credo che siano una miserrima minoranza, che però fa un po’ come da dissodatore del terreno per altre forze ben più ampie, che si richiamano a questa modalità, a queste pulsioni fasciste, a questa idea che non possa esserci convivenza. Mi pare che bisogna reagire, e Prato lo ha fatto d’istinto, a partire dal sindaco, ma tante altre forze, persino la Chiesa cattolica, che ho apprezzato moltissimo».

Le due piazze sono state fortemente controllate dalle forze dell’ordine. Al termine della manifestazione c’è stata un po’ di tensione alla stazione, con la polizia che ha disperso i manifestanti di destra, che hanno sfilato nonostante il divieto della questura.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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