Skip to main content
BOCCACESCA
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2019%2F03%2F1 LOW Aspettando Godot Ph. Andrea Gatopoulos

Firenze: al Teatro della Pergola torna in scena «Aspettando Godot» di Samuel Beckett

4 LOW Aspettando Godot Ph. Andrea Gatopoulos
«Aspettando Godot» (foto Andrea Gatopoulos)

FIRENZE – Un ‘classico’ del teatro contemporaneo torna in scena al Teatro della Pergola martedì 26, mercoledì 27 e giovedì 28 marzo: Maurizio Scaparro firma la regia di «Aspettando Godot» di Samuel Beckett (traduzione Carlo Fruttero), testo cardine del Novecento. Scritto tra la fine del 1948 e l’inizio del 1949, andato in scena per la prima volta a Parigi, al Théâtre de Babylone, il 5 gennaio del 1953, è uno dei lavori più amati, rappresentati ed enigmatici, tra quelli firmati dal Premio Nobel irlandese. Protagonisti di questo allestimento, prodotto da Teatro Biondo Palermo, Fondazione Teatro della Toscana, sono Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Fabrizio Bordignon.

«Sento la responsabilità, il peso e l’emozione – afferma Maurizio Scaparro – di mettere in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett e in particolare Aspettando Godot. Questo testo mi colpisce anzitutto per le sue radici collegate alla millenaria e senza confini cultura europea, che noi stiamo colpevolmente dimenticando. Beckett è certamente tra i primi nel Novecento a intuire che, nel mondo attuale, lo spazio per la tragedia si è fatto minimo, entra di nascosto, quasi sotto il velo del gioco, usa toni leggeri e punta talvolta anche al riso».

L’opera fu considerata da molti una provocazione, un trucco, prima di essere universalmente apprezzata. Vladimiro (Luciano Virgilio) ed Estragone (Antonio Salines) sono i due vagabondi in perenne attesa dell’arrivo di Godot, un personaggio simbolico che non compare mai durante la commedia. Compaiono, invece, altri due personaggi, Pozzo (Edoardo Siravo) e Lucky (Fabrizio Bordignon): il primo trascina l’altro legato a una corda come uno schiavo. Godot ha un’assonanza con God (Dio in inglese) e c’è chi vi ha visto la Morte, chi la Speranza, chi la Rivelazione: l’opera è dunque incentrata su questa figura da cui dipendono i destini di tutti, a cominciare da Vladimiro ed Estragone.

«Mi piace ricordare che per più di cinquanta anni Beckett – continua il regista – aveva vissuto nel quartiere operaio di Montparnasse (e dal ’40 al ’45 ha avuto un ruolo attivo nella resistenza francese). I suoi compagni d’avventura in quel periodo erano stati, tra gli altri, anzitutto James Joyce (l’ironia del linguaggio di Beckett nasce anche da questo incontro), Giacometti e Buster Keaton. Nicola Chiaromonte notava che il fascino dei due atti di Beckett sta nella precisione con cui sono unite due situazioni ugualmente familiari per l’Homo Europeus: la difficoltà di credere nella sensatezza dei gesti quotidiani e la parallela difficoltà di credere nell’avvenire collettivo. Lo sconforto di Vladimiro ed Estragone è contagioso, ognuno se ne difenda come può, ma non si dimentichi che comunque è un gioco, anche nel senso teatrale di jouer […]. I due vagabondi protagonisti sono l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita (“partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte”, dice Pozzo). Mi conforta avere in palcoscenico attori che stimo profondamente, ma vorrei anche poter idealmente dedicare questa nostra fatica all’Europa della Cultura, la grande dimenticata dell’Europa che viviamo; e a quelle parole che Beckett sussurra quasi per caso come teatro, varietà, circo».

Teatro della Pergola

Martedì 26, mercoledì 27 e giovedì 28 marzo, ore 20.45

Teatro Biondo Palermo e Fondazione Teatro della Toscana presentano Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Fabrizio Bordignonin «Aspettando Godot» di Samuel Beckett, traduzione Carlo Fruttero, con Gabriele Cicirello, scene Francesco Bottai, costumi Lorenzo Cutùli, luci Salvo Manganaro, aiuto regia Alice Guidi, assistente alla regia Gabriella Casali, regia Maurizio Scaparro

Durata: 1h e 55’, intervallo compreso.

Biglietti da 13 a 34 euro. Biglietteria Teatro della Pergola, Via della Pergola 30, Firenze, 055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com – Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30. Circuito regionale BoxOffice e online

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP