Vento in Toscana: incendi e gravi danni. Chiusa la Torre di Pisa. Alberi sulle auto. Tetti scoperchiati
FIRENZE – Alberti caduti o spezzati, disagi nei trasporti, serre scoperchiate, incendi alimentati dal vento: come quello che si sta sviluppando velocemente in una pineta ad Avaglio, nel comune di Marliana (Pistoia). Ecco, in estrema sintesi, i danni provocati dal vento forte, da codice arancione, che si è abbattuto sulla Toscana dalla notte scorsa. Chiusa la Torre di Pisa e i parchi di Firenze. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco: 270 sarebbero ancora da evadere. Sull’incendio di Marliana stanno arrivando tre squadre del coordinamento volontariato toscano, due squadre di operai dell’Unione dei comuni Appennino Pistoiese e il direttore delle operazioni. In arrivo anche personale dei vigili del fuoco. Un elicottero del sistema dell’antincendio boschivo regionale è in avvicinamento, ma il suo intervento è messo in forse dalle raffiche di vento.
LIVORNO – Una raffica di vento ha divelto un pannello pubblicitario colpendo una vettura, mentre il ramo di un pino all’altezza della piazzola in uscita Livorno centro è caduto su un veicolo sulla variante nord di Livorno. La variante è stata riaperta in direzione nord ormai da metà mattina, mentre si stanno raccogliendo alcune segnalazioni di alberi caduti e rami spezzati. In tutto si tratta di otto piante colpite, per ora, fa sapere il sindaco Filippo Nogarin. Gli operatori della protezione civile sono intervenuti mettendo in
sicurezza le strade e transennando le aree in cui sono cadute tegole e calcinacci. Il grosso dei danni si registra tra via della Valle
Vendetta, via del Littorale e via del Mare. Un pino è caduto in via donnini nei pressi della scuola materna, mentre una raffica
particolarmente violenta ha scoperchiato la copertura del tetto del circolo Arci di via Campania.
PISA – Il forte vento ha portato, in via precauzionale, anche alla chiusura della Torre pendente a Pisa: non è la prima volta che accade. A Pisa città e in provincia sono poi circa un centinaio gli interventi dei vigili del fuoco, tra cui anche per incendi di sterpaglie e canneti alcuni dei quali provocati da cavi elettrici che si sono rotti innescando i focolai come a San Lorenzo alle Corti dove per domare le fiamme è stata temporaneamente interrotta la viabilità.Da segnalare in Provincia di Pisa la chiusura Sp 224 che collega il capoluogo provinciale a Marina di Pisa e problemi al tetto della chiesa di Calci.
PRATO – Risulta invece divelta la copertura di un campo da tennis a Prato. Per le prossime ore sono attesi ancora forti venti di Grecale su tutta la regione. Previste raffiche fino a 100-120 km/h sui rilievi appenninici, fino a 80-100 km/h su Arcipelago, Amiata, Colline metallifere e litorale, e fino a 60-80 km/h altrove. L’allerta arancione proseguirà fino alle 18 di oggi, per poi esser declassato a giallo e proseguire fino alle 24 di domani, mercoledì 27, quando i fenomeni andranno attenuandosi con raffiche da nord-est fino a 70-90 km/h sui rilievi appenninici, fino a 60-80 km/h sulle zone collinari centro-meridionali e fino a 40-60 km/h sulle zone di pianura. La protezione civile ricorda i principali rischi per l’incolumità delle persone, che sono legati al crollo di alberi, alla caduta di sassi e strutture pericolanti e pertanto raccomanda la massima cautela.
FIRENZE – A Firenze invece sono in totale undici gli alberi caduti in città a causa del forte vento delle ultime ore, che ha toccato
punte di 75 chilometri orari. Lo ha precisato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini: 5 giovani olmi sono stati spezzati nel giardino della scuola De Filippo (già rimossi), un cedro del libano è caduto alla scuola Calamandrei, un pioppo in viale Guidoni, un cipresso nel parco nella Villa di Rusciano, un altro albero in via del Cavallaccio, uno nel giardino dell’Orticultura e un altro in via Pistoiese. Non si segnalano danni a persone, contenuti quelli a cose. Secondo quanto spiegato dalla protezione civile della Città metropolitana, le raffiche sui crinali hanno toccato fino a 104 km/h al Passo del Giogo.