Firenze: al teatro di Rifredi avvincono e divertono le «Animalesse» intelligenti di Lucia Poli
FIRENZE – Delizieranno fino a domenica 31 marzo il pubblico del Teatro di Rifredi le «Animalesse» di Lucia Poli, formidabile animalessa da palcoscenico che, con questa produzione di Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi gira ormai da tempo l’Italia con meritato successo. Uno spettacolo molto ben costruito, dove il talento prorompente della mattatrice è supportato dai disegni e dalle animazioni di Giuseppe Ragazzini (lo stesso visual-artist delle animazioni di un’altra fortuanat produzione di Rifredi, «La bastarda di Istambul») e dall’organetto di Rita Tumminia.
In un serrato atto unico nel quale il tempo vola, Lucia Poli si metamorfizza seguendo le invenzioni di alcuni autori fra i più originali del Novecento: dall’astuta Pompona, gallina ovaiola-milf di Palazzeschi, all’elegante scarafaggio femmina di Patricia Highsmith alla pantegana di Benni, passando per il thriller mozzafiato con protagonista felina sempre di Patricia Highsmith e l’horror con jena di Leonora Carrington. A parte la gatta del bel mondo di Acapulco (comunque memore della paglia fetida della vetrina newyorkese da cui l’ha prelevata la profumata padrona), sono animali umili o grotteschi o usualmente ripugnanti che raccontano storie di vita dal loro punto di vista, e ben più sgradevoli, ripugnanti e soprattutto ottusi e prepotenti finiscono per essere gli umani con cui le bestiole si ritrovano a interagire. Fantasia e ironia a profusione per evidenziare il conformismo e le bassezze del mondo, visto dal basso, ma con raffinatezza. Non potrebbe essere altrimenti, con una gran signora del teatro come Lucia Poli.
Teatro di Rifredi (via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze; tel. 055 422.03.61)
Repliche venerdì 29 e sabato 30 marzo ore 21, domenica 31 ore 16.30