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Firenze: ancora un giorno per partecipare a «Luoghi e volti shakespeariani in Toscana»

Firenze Piazzale Michelangelo Firenze Italy April 6 2015 02

FIRENZE – Ancora un giorno per partecipare al concorso rivolto ai giovani fotografi under 40 «Luoghi e volti shakespeariani in Toscana”, indetto dal Teatro del Maggio, che scade il 31 marzo. L’obiettivo è raccontare, attraverso la fotografia, paesaggi, scorci, volti, momenti di vita quotidiana e collettiva in Toscana che rievochino personaggi, atmosfere, luoghi ed emozioni descritte nelle opere di William Shakespeare (lo spunto per l’iniziativa è il titolo che apre l’82° festival, l’opera «Lear» di Aribert Reimann).

Le fotografie saranno valutate da una commissione, composta da Martino Marangoni, Lucia Baldini, Sergio Risaliti e Massimo Sestini, che, a proprio insindacabile giudizio, selezionerà circa 30 lavori e un vincitore. La commissione si riserva la possibilità di premiare fotografie ritenute meritevoli con premi speciali. Le fotografie selezionate saranno esposte per la durata del LXXXII Festival del Maggio Musicale Fiorentino presso il foyer del Teatro.

La premiazione dei vincitori e l’inaugurazione della mostra saranno il 2 maggio 2019 dalle 17 alle 19 presso il foyer del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Ogni selezionato, dopo l’inaugurazione, riceverà due inviti per assistere alla première del Festival.

Un sir John Falstaff può aggirarsi in Maremma o a Montalcino mentre sorseggia un rosso in un calice in vetro soffiato di Empoli? Le due allegre comari e la loro complicità non potrebbero essere rappresentate oggi come due amiche intente a scambiarsi i loro segreti sedute a un tavolino nel Chianti, Greve, a Casole o a Castellina? Gli innamorati Romeo e Giulietta personaggi archetipici dell’amore e dell’amore contrastato possono individuarsi mentre si guardano sul parapetto di Ponte Vecchio, tra la folla al Palio di Siena o dalle parti di Monteriggioni e ovunque in Toscana il panorama, i tramonti sul mare, i riflessi della luna sull’Arno non evochino – magari anche didascalicamente – suggestioni romantiche? Nell’anfiteatro di Fiesole non potrebbero aggirarsi Giulio Cesare o Bruto? E Certaldo che ha dato i natali a Boccaccio, ispiratore di Tutto è bene quello che finisce bene potrà certamente offrire spunti di capacità creativa. E non è necessario spingersi fino in Scozia per evocare le atmosfere dei boschi dove si è mosso Macbeth o andare verso la Danimarca per aprire le porte di antichi palazzi e di castelli che coi loro arredi potrebbero far rivivere perfettamente a suo agio Amleto.

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