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Pisa, migranti: Comune esce dalla rete Sprar, critiche delle associazioni

PISA – Il Comune di Pisa nei giorni scorsiha ritirato l’adesione al progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, e ovviamente la decisione della giunta di centrodestra del sindaco Michele Conti trova le critiche di alcune associazioni cittadine, che vogliono proseguire il lucroso business dell’assistenza.

«Il Comune di Pisa ha preso la decisione di uscire dalsistema come espressione della cultura xenofoba e razzistadilagante che l’attuale giunta ben rappresenta – commenta IvanAcerbi, presidente di Cittaperta – questa iniziativa oltre ad incrementare i fattori di esclusione e tensione sociale sul territorio, lascerà a casa senza lavoro una decina di lavoratrici e lavoratori che hanno avuto come unica colpa quella di attivare un progetto modello di integrazione che ha funzionato con l’ausilio di istituzioni locali, forze dell’ordine, semplici cittadini».

Anche Diritti in Comune, gruppo di minoranza in consiglio comunale, critica la decisione. «Il Comune inganna i cittadini – dichiara Francesco Auletta, esponente di Diritti in Comune – le risorse dello Sprar, che provengono per il 95% dal ministero dell’Interno non possono essere destinate ad altro». Secondo quanto previsto, entro dicembre 2019 il Comune diPisa non rinnoverà i progetti per ospitare gli immigrati riguardanti la categoria ordinaria ed entro dicembre 2020 quelli riservati alla categoria disagio sanitario. Man mano, cambiando colore le giunte, verranno meno le clientele incardinate in tanti anni dalle amministrazioni di sinistra nella Toscana Rossa.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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